Sabato 2 Maggio 2015
Giovanni 14,7-14
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
MEDITAZIONE
PREGHIERA
Signore Gesù, Tu hai promesso di esaudire coloro che ti invocano. Per questo ti preghiamo con fiducia e ti chiediamo, insieme a Filippo, di farci conoscere il Padre. Insegnaci a vederlo in te, il Figlio nel quale egli agisce ed è glorificato, da sempre e per sempre, nei secoli eterni.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.
Giovanni 14,7-14
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Leggenda Maggiore di San Bonaventura XI, 2: FF 1189
1189 2. Interrogato, a Siena, da un religioso, dottore in sacra teologia, su alcuni passi di difficile
interpretazione, svelò gli arcani della divina sapienza con tale chiarezza di dottrina, che quell'esperto rimase fortemente stupito e, pieno d'ammirazione, esclamò: “ Veramente la teologia di questo padre santo si libra, come un'aquila in volo, sulle ali della purezza e della contemplazione; mentre la nostra scienza striscia col ventre per terra ”. Per quanto egli fosse inesperto nell'arte del dire, pure, pieno di scienza, scioglieva il nodo dei dubbi e portava alla luce le cose nascoste. E non è illogico che il Santo abbia avuto in dono la comprensione delle Scritture, giacché descriveva la loro verità in tutte le sue opere, in quanto era imitatore perfetto di Cristo, e aveva in sé il loro autore, in quanto era ripieno di Spirito Santo.
MEDITAZIONE
Facendogli scoprire che Gesù e il Padre sono una cosa sola, la fede dà al discepolo la forza di cui ha bisogno per continuare l’opera del Maestro. Nella misura in cui egli agirà “ nel nome” del Cristo glorificato, la sua azione arriverà a penetrare l’umanità intera. Per vivere in comunione con Dio si deve “entrare” nella vera intimità con Lui attraverso la preghiera, quella che ottiene tutto perché ci permette di distaccarci da ciò che ci impedisce di vedere Dio solo. Francesco non è rimasto fermo sulla soglia del mistero d’amore che lega Gesù al Padre: per la fede lo Spirito Santo gli ha dato la possibilità di penetrare in maniera vitale tutte le parole di vita del Vangelo. In lui splendettero l'umiltà ,la carità e l'amore nella luce più limpida. Ora tocca a Dio confermare il cuore di chi crede in Lui grazie all’esempio di Francesco.
PREGHIERA
Signore Gesù, Tu hai promesso di esaudire coloro che ti invocano. Per questo ti preghiamo con fiducia e ti chiediamo, insieme a Filippo, di farci conoscere il Padre. Insegnaci a vederlo in te, il Figlio nel quale egli agisce ed è glorificato, da sempre e per sempre, nei secoli eterni.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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