giovedì 21 maggio 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 22 Maggio 2015

Venerdì 22 Maggio 2015

Giovanni 21, 15-19

In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Leggenda Maggiore di San Bonaventura XII,8: FF 1212

Quello che esigeva dagli altri con le parole, lo aveva preteso prima da se stesso con le opere; perciò non temeva censori e predicava la verità con estremo coraggio. Sapeva non lusingare le colpe, ma sferzarle; non blandire la condotta dei peccatori, ma abbatterla con dure rampogne. Con pari fermezza di spirito parlava ai piccoli e ai grandi, e provava uguale gioia nel parlare a pochi e a molti . Gente di ogni età e d'ogni sesso correva a vedere e ad ascoltare quell'uomo nuovo, donato dal cielo al mondo. Egli pellegrinava per le varie regioni, annunciando con fervore il Vangelo; e il Signore cooperava. confermando la Parola con i miracoli che l'accompagnavano. Infatti, nel nome del Signore, Francesco; predicatore della verità, scacciava i demoni, risanava gli infermi, e, prodigio ancor più grande, con l'efficacia della sua parola inteneriva e muoveva d penitenza gli ostinati e, nello stesso tempo, ridonava la salute ai corpi e ai cuori. Lo stanno a dimostrare alcuni dei prodigi da lui operati, che ora riferiremo a modo di esempio.

MEDITAZIONE
Pietro riceve l’incarico di pastore delle pecore del Cristo. Per svolgere questa missione dovrà dare prova di un amore assoluto per il Signore., fino al giorno in cui glorificherà Dio con la sua morte. Il rinnegamento di Pietro ha rotto qualcosa nel suo rapporto con Gesù che va ricostruito. Ma questa ricostruzione non può che ripartire dal Signore, il quale conosce a fondo il cuore di Pietro e sa che ormai il principe degli apostoli ha capito la lezione: mai confidare nelle proprie forze o nelle proprie presunte capacità anche se si è animati da buone intenzioni, poiché si rischia di fare rovinosi capitomboli. Ma Pietro ormai conosce anche l’umiltà e non pretende più nulla da Gesù, come Francesco, che con grande umiltà predicava la verità con estremo coraggio e portava anime a Dio. Anche noi portiamo la responsabilità spirituale dei fratelli: non saremo mai abbastanza consapevoli di questo. Ricordiamoci che, pregando con tutto il cuore e con tutto l'impegno, noi facciamo il massimo che possiamo fare per salvare e santificare quegli uomini la cui sorte spirituale Gesù ha ritenuto di legare alla nostra misera collaborazione.

PREGHIERA
Signore Gesù, ci succede spesso di far finta di non conoscerti, come ha fatto Pietro; come lui, tuttavia ti amiamo, e Tu lo sai. Donaci di volerti bene davvero, e non soltanto a parole, in modo tale da vivere servendo il tuo gregge, e da morire rendendo gloria a Dio Padre, nella forza dello Spirito, per i secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen




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