giovedì 14 maggio 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 15 Maggio 2015




Venerdì 15 Maggio 2015

Giovanni 16, 20-23°
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Leggenda Maggiore di San Bonaventura XII,1: FF 1203-1204
EFFICACIA NELLA PREDICAZIONE E GRAZIA DELLE GUARIGIONI 1203 1. Francesco, servitore e ministro veramente fedele di Cristo, tutto volendo compiere con fedeltà e perfezione, si sforzava di praticare soprattutto quelle virtù che sapeva maggiormente gradite al suo Dio, come aveva appreso per dettame dello Spirito Santo. 1204 A questo proposito, si trovò una volta fortemente angosciato da un dubbio, che per molti giorni espose ai frati suoi familiari, quando tornava dall'orazione, perché l'aiutassero a scioglierlo. “ Fratelli - domandava - che cosa decidete? Che cosa vi sembra giusto?: che io mi dia tutto all'orazione o che vada attorno a predicare? Io, piccolino e semplice, inesperto nel parlare, ho ricevuto la grazia dell'orazione più che quella della predicazione. Nell'orazione, inoltre, o si acquistano o si accumulano le grazie; nella predicazione, invece, si distribuiscono i doni ricevuti dal cielo. Nell'orazione purifichiamo i nostri sentimenti e ci uniamo con l'unico, vero e sommo Bene e rinvigoriamo la virtù; nella predicazione, invece, lo spirito si impolvera e si distrae in tante direzioni e la disciplina si rallenta. Finalmente, nella orazione parliamo a Dio, lo ascoltiamo e ci tratteniamo in mezzo agli angeli; nella predicazione, invece, dobbiamo scendere spesso verso gli uomini e, vivendo da uomini in mezzo agli uomini, pensare, vedere, dire e ascoltare al modo umano. Però, a favore della predicazione, c'è una cosa, e sembra che da sola abbia, davanti a Dio, un peso maggiore di tutte le altre, ed è che l'Unigenito di Dio, sapienza infinita, per la salvezza delle anime è disceso dal seno del Padre, ha rinnovato il mondo col suo esempio, parlando agli uomini la Parola di salvezza e ha dato il suo sangue come prezzo per riscattarli, lavacro per purificarli, bevanda per fortificarli, nulla assolutamente riservando per se stesso, ma tutto dispensando generosamente per la nostra salvezza. Ora noi dobbiamo fare tutto, secondo il modello che vediamo risplendere in Lui, come su un monte eccelso. Perciò sembra maggiormente gradito a Dio, che io lasci da parte il riposo e vada nel mondo a lavorare ”. Per molti giorni ruminò discorsi di questo genere con i frati; ma non riusciva ad intuire con sicurezza la strada da scegliere, quella veramente più gradita a Cristo. Lui, che mediante lo spirito di profezia veniva a conoscere cose stupefacenti, non era capace di risolvere con chiarezza questo interrogativo da se stesso: la Provvidenza di Dio preferiva che fosse una risposta venuta dal cielo a mostrare l'importanza della predicazione e che il servo di Cristo si conservasse nella sua umiltà.

MEDITAZIONE
C’è sofferenza e gioia per la nascita di un mondo nuovo. La gioia promessa da Gesù ai suoi discepoli fiorirà al termine di un parto doloroso, immagine del mistero pasquale. Come Gesù, anche il cristiano non deve tirarsi indietro di fronte alla sofferenza, quando questa è necessaria per la crescita del Vangelo. Ci sono delle gioie per le quali siamo disposti a sacrificare tutto pur di ottenerle, ma poi ci accorgiamo che, una volta ottenute, non ci appagano fino in fondo. Oppure quella serenità che abbiamo cercato di costruire con tanto sforzo, ci viene rubata in un attimo da situazioni avverse che ci lasciano vuoti e tristi. Ma c’è una gioia che nessun evento o persona può portarci via: è la gioia che dona Gesù con la sua presenza, anche quando siamo immersi in situazioni difficili o dolorose. Quando c’è Lui, si vive in una pienezza d’amore e di vita tale che essa si diffonde e si irradia intorno a noi. Nonostante gli eventi a volte possano far pensare il contrario, è sempre Gesù che guida il cammino di chi ha fede in Lui e suggerisce le parole giuste da dire al momento opportuno. Francesco ne è l’esempio.

PREGHIERA
Signore, nonostante la vita nuova che abbiamo ricevuto nel Battesimo, spesso ci sentiamo stretti dall’angoscia in un mondo senza gioia. Aiutaci ad accettare la fatica e la sofferenza della costruzione di un mondo nuovo, aperto alla vita dello Spirito. Tu che vivi e regni con Lui nella gioia eterna, per i secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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