Mercoledì 20 Maggio 2015
San Bernardino da Siena memoria
Giovanni 17,11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
Leggenda Maggiore di San Bonaventura XII,6: FF 1209
Una volta il servitore del Signore stava predicando in riva al mare, a Gaeta. La folla, per devozione, si accalcava intorno a lui per toccarlo. Volendo il servo di Cristo sfuggire a tutta quella gente osannante, saltò, solo, su una barca che si trovava sulla riva. E quella, come fosse pilotata dalla forza di una misteriosa spinta interiore, senza alcun rematore, si allontanò un bel pezzo da terra, sotto lo sguardo ammirato di tutti i presenti. Addentratasi per un po' nel mare, restò poi immobile in mezzo alle onde, per tutto il tempo che all'uomo di Dio piacque di predicare alle turbe in attesa sul lido. Ascoltato il discorso e visto il miracolo, la moltitudine si stava allontanando, dopo aver ricevuto dal Santo la benedizione, per non molestarlo oltre: e allora la barca tornò da se stessa a riva. Chi potrebbe, a questo punto, avere un cuore così ostinato ed empio, da disprezzare la predicazione di Francesco, dal momento che, per la Sua virtù miracolosa, gli esseri privi di ragione accoglievano i suoi ;insegnamenti e perfino i corpi inanimati, quasi acquistassero un'anima, si mettevano al servizio del predicatore?
MEDITAZIONE
Al momento di offrire la propria vita per il mondo, Gesù affida i suoi discepoli al Padre, pregandolo di mantenerli fedeli al Vangelo che hanno ricevuto, in modo che siano santificati dalla verità di cui saranno testimoni. Quanta tenerezza nelle parole di Gesù! Ora che Egli è in procinto di lasciare i suoi, li affida al Padre affinchè li ami con lo stesso amore con cui è stato amato Lui, proprio perché essi dovranno continuare nel mondo l’opera da Lui iniziata. Il mondo non è un ambiente da fuggire, ma è un campo da seminare e da dissodare con l’aratro della croce e con il seme della Parola di vita eterna. Gesù chiede per loro protezione dal maligno, che cerca di confondere tutti coloro che vogliono darsi da fare per trasformare il mondo grazie alla presenza di Dio. Gesù ha pregato per tutti noi,…per te,…per me…: su di noi riposano le stesse grazie che erano destinate agli apostoli; anche Francesco, per i doni ricevuti, era impegnatissimo a seminare la Parola, sempre pronto nella correzione fraterna, che è un compito difficile perché sono pochi coloro che l’accettano. Ma chi poteva “avere un cuore così ostinato ed empio, da disprezzare la predicazione di Francesco ? “.
PREGHIERA
Padre santo, il tuo Figlio ha affidato la tua parola a uomini che il mondo ha preso in odio, ma che hanno saputo resistere, perché Tu li hai custoditi nella fedeltà al tuo nome. Consacra anche noi nella verità, perché nel mondo in cui continui ad inviarci possiamo rendere testimonianza in modo autentico al tuo amore. Per Gesù Cristo, che vive e regna con Te nei secoli dei secoli.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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