domenica 3 maggio 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 4 Maggio 2015

Lunedì 4 Maggio 2015

Giovanni 14, 21-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Leggenda Maggiore di San Bonaventura XI,4: FF 1191

1191 4. In un'altra circostanza, ritornato dai paesi d'oltremare, si stava recando a Celano, per predicare e fu invitato a pranzo, con umile e devota insistenza, da un cavaliere. Egli, dunque, andò alla casa del cavaliere, accolto con grande gioia da tutta la famiglia, lieta per la venuta di quegli ospiti poverelli. Prima di prendere cibo, l'uomo a Dio devoto, secondo la sua abitudine, offrì a Dio le preghiere di lode, stando con gli occhi rivolti al cielo. Finita la preghiera, chiamò familiarmente in disparte il buon ospite e così gli disse: “ Ecco, fratello ospite: vinto dalle tue preghiere, io son venuto a mangiare nella tua casa. Ora affrettati a seguire i miei ammonimenti, perché tu non mangerai qui, ma altrove. Confessa subito i tuoi peccati, con vera contrizione e pentimento: non nascondere nulla dentro di te; rivela tutto con una confessione sincera. Tu hai accolto con tanta devozione i suoi poveri e oggi il Signore te ne darà il contraccambio ”. Acconsentì subito, quell'uomo, alle parole del Santo e manifestò al compagno di lui in confessione tutti quanti i peccati; mise ordine alle sue cose e si preparò meglio che poté ad accogliere la morte. Entrarono, infine, nella sala da pranzo e, mentre gli altri incominciavano a mangiare, l'ospite improvvisamente esalò l'anima, colpito da morte repentina, secondo la parola dell'uomo di Dio. E così, come dice la Verità, colui che aveva accolto il profeta con misericordiosa ospitalità, meritò di ricevere la mercede del profeta. Difatti, per la profezia del Santo, quel cavaliere devoto provvide a se stesso e, premunito con le armi della penitenza contro la morte improvvisa, sfuggì alla dannazione eterna e fu accolto negli eterni tabernacoli.

MEDITAZIONE
Lo Spirito svelerà ai discepoli il rapporto nuovo che, nel Figlio, li unisce a Dio. Il Cristo regna col Padre nel cuore di ogni credente che mette in pratica con amore il suo insegnamento. Il Maestro ha detto che la sua manifestazione non è legata a un fatto di merito o di capacità, come invece pensavano gli apostoli, ma è piuttosto legata ad un fatto di accoglienza interiore. Il processo viene indicato chiaramente da Gesù: quando lo si ama, si mette in pratica la sua parola; questo attira la benevolenza del Padre e del Figlio tanto da venire e manifestarsi a lui nel segreto della sua coscienza. Per Francesco, il pensiero di vivere costantemente sotto lo sguardo della Santissima Trinità e di essere sua dimora, costituisce una forte motivazione per fare straordinariamente bene le cose ordinarie. La carità “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1Cor 13,7). La profonda convinzione e la perseveranza sono i segni del vero amore.

PREGHIERA
Signore Gesù, senza di Te non possiamo ricordare e mettere in pratica la tua parola. Manda il tuo Spirito a insegnarci ogni cosa; ravviva in noi il tuo amore, perché possiamo essere fra coloro a cui ti manifesti; vieni a dimorare in noi, insieme al Padre che ci ama per sempre. Per Cristo nostro Signore.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.






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