venerdì 5 maggio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 5 Maggio 2017

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23 ore fa
San Francesco e il Vangelo
29 marzo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 125
VENERDI' 5 MAGGIO 2017
GIOVANNI 6, 52-59 
 In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
Parola del Signore.
Vita Seconda di Tommaso da Celano 759
Quando gli facevano notare il rigore della sua vita, rispondeva di essere stato dato come modello all'Ordine, per incoraggiare come aquila i suoi piccoli al volo. Perciò, quantunque la sua carne innocente, che già spontaneamente si assoggettava allo spirito, non avesse bisogno di castigo per colpe commesse, tuttavia moltiplicava le sue penitenze per dare l'esempio, e batteva vie difficili solo per incoraggiare gli altri.
E ben a ragione. Perché si guarda più ai fatti che alle parole dei superiori. Con i fatti, Padre, tu convincevi più soavemente, persuadevi con più facilità ed anche presentavi la prova più convincente.
Se i superiori parlassero anche la lingua degli uomini e degli angeli, ma non accompagnano le parole con esempi di carità, a me giovano poco, a se stessi niente. In realtà, quando chi corregge non è temuto in nessun modo e il capriccio tiene luogo della ragione, bastano forse i sigilli alla salvezza?
Tuttavia si deve mettere in pratica ciò che essi dicono autorevolmente, affinché la corrente d'acqua giunga alle aiuole, anche se i canali rimangono aridi. E di tanto in tanto si raccolga la rosa dalle spine, in modo che il maggiore serva al minore.

MEDITAZIONE
Gesù non rivela come il credente potrà mangiare la sua carne, ma afferma che ciò è necessario per partecipare alla vita che Egli ha ricevuto dal Padre.
La vita del mondo, la vita di ogni uomo è ormai indissolubilmente legata all'Eucaristia . E non solo la vita presente, ma anche la nostra eternità e la nostra risurrezione dipendono ancora da quell’intima comunione che Cristo vuole stabilire con ognuno di noi. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui». Dimorare in Dio, essere certi che Cristo vive in noi, deve dunque diventare la suprema aspirazione dell’uomo; il Signore Gesù paragona la comunione che intende stabilire con noi con quella di cui egli stesso gode con il Padre celeste. Si tratta quindi di una comunione piena, di vita, di amore, di condivisione intima e totale. "" Ma tutti coloro che non cambiano vita, che non la orientano verso Dio, che non ricevono il corpo e il sangue del Signore, che vivono nei peccati e seguono le loro cattive inclinazioni, che non mantengono quanto hanno promesso a Dio, che si preoccupano unicamente degli interessi di questo mondo, che si fanno ingannare dalle idee seminte dal demonio e le incarnano nella loro vita, costoro sono come ciechi, perché non conoscono la luce vera che è Cristo Signore. Non possiedono la sapienza di Dio, poiché non hanno in sé lui che è la sapienza del Padre. Parla di loro la Scrittura quando dice: La loro sapienza è finita nel nulla. Non vedono e non conoscono, non vogliono capire; così fanno solo il male e consapevolmente perdono la loro anima"". FF203.

PREGHIERA
Dio vivente, che doni la carne del tuo Figlio come nostro cibo e il suo sangue come bevanda, facci vivere fin d'oggi della sua vita, e risuscitaci nell'ultimo giorno per restare sempre con te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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