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San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 146
VENERDI' 26 MAGGIO 2017
S. FILIPPO NERI--memoria--
GIOVANNI 16, 20-23a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore.
+ VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 781 Provava vivo dolore se uno si dedicava alla scienza trascurando la virtù, soprattutto se non rimaneva stabile nella vocazione in cui era quando da principio fu chiamato "I miei frati--diceva--che si lasciano attrarre dalla curiosità della scienza, si troveranno le mani vuote nel giorno della retribuzione. Preferirei che si irrobustissero maggiormente con le virtù in modo da avere con loro il Signore nell'angustia, una volta giunta l'ora della tribolazione. Perché --continuò--sta per giungere una tribolazione tale che i libri, buoni a nulla, saranno abbandonati negli armadi e nei ripostigli ".
Non diceva questo perché gli dispiacessero gli studi della Scrittura, ma per distogliere tutti da una premura eccessiva di imparare, e perché preferiva che fossero tutti buoni per carità piuttosto che saputelli per curiosità.
Presentiva anche che sarebbe venuto presto il tempo, in cui la scienza sarebbe stata occasione di rovina, e al contrario sostegno dello spirito l'aver atteso alla vita spirituale.
MEDITAZIONE
La gioia promessa da Gesù ai suoi discepoli fiorirà al termine di un parto doloroso, immagine del mistero pasquale. Come Gesù, anche il cristiano non deve tirarsi indietro di fronte alla sofferenza, quando questa è necessaria per la crescita del vangelo. Francesco ne era consapevole. ""Aperto il libro per tre volte, sempre si imbatté nella Passione del Signore. Allora l'uomo pieno di Dio comprese che, come aveva imitato Cristo nelle azioni della sua vita, così doveva essere a lui conforme nelle sofferenze e nei dolori della Passione, prima di passare da questo mondo. E benché ormai quel suo corpo, che aveva nel passato sostenuto tante austerità e portato senza interruzione la croce del Signore, non avesse più forze, egli non provò alcun timore, anzi si sentì più vigorosamente animato ad affrontare il martirio.
L'incendio indomabile dell'amore per il buon Gesù erompeva in lui con vampe e fiamme di carità così forti, che le molte acque non potevano estinguerle"".
FF1224.
PREGHIERA
Signore, nonostante la vita nuova che abbiamo ricevuto nel battesimo, spesso ci sentiamo stretti dall'angoscia in un mondo senza gioia. Aiutaci ad accettare la fatica e la sofferenza della costruzione in un mondo nuovo, aperto alla vita dello Spirito. Tu che vivi e regni con lui nella gioia eterna, per i secoli dei secoli.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 146
VENERDI' 26 MAGGIO 2017
S. FILIPPO NERI--memoria--
S. FILIPPO NERI--memoria--
GIOVANNI 16, 20-23a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore.
+ VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 781 Provava vivo dolore se uno si dedicava alla scienza trascurando la virtù, soprattutto se non rimaneva stabile nella vocazione in cui era quando da principio fu chiamato "I miei frati--diceva--che si lasciano attrarre dalla curiosità della scienza, si troveranno le mani vuote nel giorno della retribuzione. Preferirei che si irrobustissero maggiormente con le virtù in modo da avere con loro il Signore nell'angustia, una volta giunta l'ora della tribolazione. Perché --continuò--sta per giungere una tribolazione tale che i libri, buoni a nulla, saranno abbandonati negli armadi e nei ripostigli ".
Non diceva questo perché gli dispiacessero gli studi della Scrittura, ma per distogliere tutti da una premura eccessiva di imparare, e perché preferiva che fossero tutti buoni per carità piuttosto che saputelli per curiosità.
Presentiva anche che sarebbe venuto presto il tempo, in cui la scienza sarebbe stata occasione di rovina, e al contrario sostegno dello spirito l'aver atteso alla vita spirituale.
MEDITAZIONE
La gioia promessa da Gesù ai suoi discepoli fiorirà al termine di un parto doloroso, immagine del mistero pasquale. Come Gesù, anche il cristiano non deve tirarsi indietro di fronte alla sofferenza, quando questa è necessaria per la crescita del vangelo. Francesco ne era consapevole. ""Aperto il libro per tre volte, sempre si imbatté nella Passione del Signore. Allora l'uomo pieno di Dio comprese che, come aveva imitato Cristo nelle azioni della sua vita, così doveva essere a lui conforme nelle sofferenze e nei dolori della Passione, prima di passare da questo mondo. E benché ormai quel suo corpo, che aveva nel passato sostenuto tante austerità e portato senza interruzione la croce del Signore, non avesse più forze, egli non provò alcun timore, anzi si sentì più vigorosamente animato ad affrontare il martirio.
L'incendio indomabile dell'amore per il buon Gesù erompeva in lui con vampe e fiamme di carità così forti, che le molte acque non potevano estinguerle"".
FF1224.
PREGHIERA
Signore, nonostante la vita nuova che abbiamo ricevuto nel battesimo, spesso ci sentiamo stretti dall'angoscia in un mondo senza gioia. Aiutaci ad accettare la fatica e la sofferenza della costruzione in un mondo nuovo, aperto alla vita dello Spirito. Tu che vivi e regni con lui nella gioia eterna, per i secoli dei secoli.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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