martedì 16 maggio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 17 MAGGIO 2017

 la sua foto.
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San Francesco e il Vangelo
12 aprile
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 137
MERCOLEDI' 17 MAGGIO 2017
S.PASQUALE BAYLON-memoria-
GIOVANNI 15,1-8
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 772 186. "Vorrei che tutti l'onorassero come rappresentante di Cristo, e si provvedesse a tutte le sue necessità con ogni benevolenza. Da parte sua non dovrebbe lasciarsi solleticare dagli onori, né provare più gusto dei favori che delle ingiurie. Se a volte, perché debole o stanco, avesse bisogno di un cibo più abbondante, sarebbe opportuno lo prendesse non di nascosto, ma in luogo pubblico per togliere ad altri il rossore di dovere provvedere alla propria debolezza fisica.
"È suo compito soprattutto indagare nel segreto delle coscienze per estrarre la verità dalle vene più occulte, ma non presti orecchio a chi fa pettegolezzi. Infine, deve essere tale da non macchiare in nessun modo l'aspetto virile della giustizia per la smania di mantenere la carica, e che senta più un peso che un onore sì alto ufficio. Guardi tuttavia che l'eccessiva bontà non generi rilassamento, né la condiscendenza colpevole il dissolvimento della disciplina, in modo da essere amato da tutti, ma anche non meno temuto da quanti operano il male.
"Vorrei anche che avesse come collaboratori persone fornite di onestà e che si presentino, come lui, esempio di ogni virtù: rigidi contro le attrattive mondane, forti contro le difficoltà, e tanto convenientemente affabili, da accogliere con santa affabilità quanti ricorrono a loro.
"Ecco--concluse--come dovrebbe essere il ministro generale dell'Ordine".
MEDITAZIONE
La vera vigna di Dio di cui parlano i profeti è il Figlio che comunica la vita ai suoi. Uniti a Lui potremo portare un frutto che rimane. In verità, Gesù indicava una via semplice per restare con lui; si rimane in lui se le "sue parole rimangono in noi". E' la via che intraprese Maria, sua madre, la quale "conservava nel suo cuore tutte queste cose". E' la via che scelse Maria la sorella di Lazzaro, che restava ai piedi di Gesù. E' la via tracciata per ogni discepolo. Nella tradizione bizantina c'è una splendida icona che riproduce plasticamente questa parabola evangelica. Al centro è dipinto il tronco della vite su cui è seduto Gesù con la Scrittura aperta. Dal tronco partono dodici rami su ognuno dei quali è seduto un apostolo, con la Scrittura aperta tra le mani.
E' l'icona della nuova vigna, l'immagine della nuova comunità che ha origine da Gesù, vera vite. Quel libro aperto che sta nelle mani di Gesu è lo stesso che hanno gli apostoli: è la vera linfa' che permette di "non amare a parole né con la lingua. ma coi fatti e nella verità". Francesco amava Dio con tutto il cuore e ha scritto questa stupenda preghiera: FF261

"Lodi di Dio Altissimo
Tu sei santo, Signore solo Dio,
che compi meraviglie.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei Altissimo,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo,
re del cielo e della terra.
Tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carita', Tu sei sapienza,
Tu sei umilta', Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quite,
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore,
Tu sei custode e difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza,
Tu sei la nostra fede,
Tu sei la nostra carita'.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente,
misericordioso Salvatore.
PREGHIERA 
Signore Gesù, noi accettiamo volentieri di rimanere in te, ma non siamo altrettanto disponibili a essere purificati e "potati". Donaci di essere profondamente uniti a te, come il tralcio alla vite, e aiutaci a non sottrarci alle esigenze di questa unione. Potremo allora portare frutto per la gloria del Padre, che vive con te nell'unità dello Spirito santo, per i secoli dei secoli.


ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento. Amen.

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