San Francesco e il Vangelo
VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 770
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 135
LUNEDI' 15 Maggio 2017
GIOVANNI 14, 21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto".
Parola di Dio.VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 770
183. A questo riguardo ripeteva spesso Francesco: "Il detrattore dice così:--Mi manca la perfezione della vita, non ho il prestigio della scienza, né doni particolari: perciō non trovo posto né presso Dio né presso gli uomini. So io cosa fare: getterō fango sugli eletti e mi acquisterō il favore dei grandi. So che il mio superiore č un uomo e alle volte fa uso del mio stesso metodo, cioč sradicare i cedri perché nella selva grandeggi unicamente il pruno. Miserabile!, nutriti pure di carne umana e rodi le viscere dei fratelli, giacché non puoi vivere diversamente! ".
Costoro si preoccupano di apparire buoni, non di diventarlo, accusano i vizi altrui ma non depongono i propri. Sanno soltanto adulare quelli, dalla cui autoritā desiderano di essere protetti, e diventano muti quando pensano che le lodi non raggiungano l'interessato. Vendono a prezzo di lodi funeste il pallore della loro faccia emaciata, per sembrare spirituali, in modo da giudicare tutto e non essere giudicati da nessuno. Godono della fama di essere santi, senza averne le opere, del nome di angeli ma non ne hanno la virtų.
MEDITAZIONE
Lo Spirito svelerà ai discepoli il rapporto nuovo che, nel Figlio, li unisce a Dio. Il Cristo regna col Padre nel cuore di ogni credente che mette in pratica con amore il suo insegnamento. Quando si ode una omelia, il cuore si scalda, e lo spirito comincia a desiderare i beni del Regno dei cieli. L'amore autentico che lo riempie gli strappa lacrime, ma questo ardore lo riempie pure di gioia. Quanto allora siamo felici di udire questo insegnamento che viene dall'alto e diviene in noi come una fiaccola che brucia, ispirandoci parole di fuoco ! Lo Spirito Santo è il grande artefice di queste trasformazioni in noi. e Francesco era ripieno di Spirito Santo. " Rivestito di virtù dall'alto, Francesco era interiormente caldo di fuoco divino, più di quanto lo fosse all'esterno per il vestito del corpo. Detestava chi nell'Ordine indossava molte vesti ed usava senza necessità indumenti delicati. Asseriva inoltre che dà segno di spirito estinto colui che accampa la necessità, mosso non dalla ragione ma dai sensi.
«Quando lo spirito -- diceva -- si intiepidisce e si raffredda gradatamente, è inevitabile che la carne ed il sangue cerchino ciò che è loro proprio. Cosa rimane infatti quando l'anima non trova più i suoi piaceri, se non che la carne si rivolga ai suoi? Allora l'istinto naturale maschera il momento della necessità e la mentalità carnale forma la coscienza». FF655.
PREGHIERA
Signore Gesù, senza di te non possiamo ricordare e mettere in pratica la tua parola. Manda il tuo Spirito a insegnarci ogni cosa; ravviva in noi il tuo amore, perchè possiamo essere fra coloro a cui ti manifesti; vieni a dimorare in noi, insieme al Padre che ci ama per sempre.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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