venerdì 5 maggio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 4 Maggio 2017

la sua foto.
San Francesco e il Vangelo
29 marzo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 124
GIOVEDI' 4 MAGGIO 2017
GIOVANNI 6, 44-51
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore.

Vita Seconda di Tommaso da Celano 758
La forza dell'amore aveva reso Francesco fratello di tutte le altre creature; non è quindi meraviglia se la carità di Cristo lo rendeva ancora più fratello di quanti sono insigniti della immagine del Creatore.
Diceva infatti che niente è più importante della salvezza delle anime, e lo provava molto spesso col fatto che l'Unigenito di Dio si è degnato di essere appeso alla croce per le anime. Da qui derivava il suo impegno nella preghiera, il suo trasferirsi da un luogo all'altro per predicare, la sua grande preoccupazione di dare buon esempio.
Non si riteneva amico di Cristo, se non amava le anime che Egli ha amato. Ed era appunto questo il principale motivo per cui venerava i dottori di sacra Teologia, perché come collaboratori di Cristo esercitavano con lui lo stesso ufficio.
Ma al di sopra di ogni misura, amava di un amore particolarmente intimo, con tutto l'affetto del cuore, i frati, come familiari di una fede speciale e uniti dalla partecipazione alla eredità eterna.

MEDITAZIONE
Per conoscere Dio bisogna entrare in comunione con Colui che Egli ha inviato. Questa unione, a cui il Padre attira tutti gli uomini, è resa possibile dal sacrificio di Gesù. Dobbiamo mangiare il suo corpo, perché la sua carne divina si fonda con la nostra e il suo sangue fluisca nelle nostre vene. Così possiamo riacquistare la nostra somiglianza con Dio, anzi la possiamo vedere ulteriormente esaltata. Le nostre persone, anima e corpo, diventano tempio sacro in cui abita la divinità, perché assimilati a Cristo, alla sua persona umano divina. Gesù lega la vita del mondo al nutrimento celeste che ha voluto lasciarci come garanzia della sua presenza, come fonte di vita vera.
""Pertanto, scongiuro tutti voi, fratelli, baciandovi i piedi e con tutto l'amore di cui sono capace, che prestiate, per quanto potete, tutta la riverenza e tutto l'onore al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo, nel quale tutte le cose che sono in cielo e in terra sono state pacificate e riconciliate a Dio onnipotente"". FF217.

PREGHIERA
O Dio, Padre nostro, apri il nostro cuore ai tuoi insegnamenti. Insegnaci e aiutaci a superare la nostra pesantezza spirituale, e attiraci verso il Figlio tuo Gesù, perchè nutriti da questo pane vivo disceso dal cielo, possiamo ottenere la vita eterna.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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