lunedì 1 maggio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 1 Maggio 2017

 
San Francesco e il Vangelo
29 marzo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 121
LUNEDI' 1 MAGGIO 2017
S.GIUSEPPE LAVORATORE -proprio
MATTEO 13, 54-58
In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore.

Vita Seconda di Tommaso da Celano 755
Era stata un tempo costruita una celletta su un monte, e qui il servo di Dio passò quaranta giorni in durissima penitenza. Quando, trascorso il periodo di tempo, se ne partì, la cella rimase vuota senza che altri prendesse il suo posto, essendo il luogo isolato. E rimase pure lì il vasetto di terra, che gli serviva per bere. Un giorno vi si recarono alcune persone per devozione al Santo: il vaso era pieno di api, che con arte mirabile vi stavano formando le cellette dei favi. Certamente volevano indicare la dolcezza della contemplazione, di cui si era inebriato in quel luogo il Santo di Dio.

MEDITAZIONE
Lo Spirito dona ai discepoli di proclamare il mistero di Gesù. Questo annuncio avviene tra difficoltà e persecuzioni, perchè condanna un mondo che si chiude nel proprio rifiuto. Oggi, noi che abbiamo duemila anni di storia alle spalle, noi che siamo stati già preparati fin dal battesimo al messaggio evangelico, perché spesso, non siamo capaci neppure noi di lasciarci guidare dalle parole del Signore? Senza la fede non avvengono prodigi, senza l'amore non si può operare nel nome di Dio, e l'amore scaturisce, essenzialmente, dall'ascolto della sua parola, dall'accoglienza della sua volontà e dalla certezza che tutto questo è per la nostra salvezza.
Se sono proprio i cristiani a non testimoniare Cristo, come possono dire di esserlo? Il Vangelo inculca il servizio sincero, umile, la disponibilità nella carità, per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, che ha dichiarato di essere venuto a servire. 
La vera dignità consiste nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio. Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio, perchè è attraverso le nostre mani, i nostri piedi e il nostro cuore che opera miracoli nell'oggi della nostra storia. Come Gesù, come Maria, come san Giuseppe, viviamo pronunciando il nostro "SI'" alla Volontà del Padre. Come san Francesco. "" Chi potrebbe narrare quanti e quali miracoli il Signore si è degnato operare per mezzo suo in ogni parte del mondo? Innumerevoli, per esempio, sono quelli compiuti nella sola Francia, dove il sovrano, la regina e tutti gli altri magnati accorrono a baciare con riverenza il guanciale usato da Francesco nella sua infermità. Là, anche i sapienti e i maggiori letterati del mondo, più numerosi in Parigi che altrove, venerano, ammirano e onorano con umiltà e devozione Francesco, l'illetterato, l'amico della semplicità, dal cuore incomparabilmente sincero e nobile. E quanto gli si addice questo nome di "Francesco", a lui che ebbe cuore franco e nobile più di ogni altro! ..." FF529.

PREGHIERA
Signore, quando incontreremo ostilità o disprezzo perchè vogliamo vivere secondo il tuo Vangelo, aiutaci a non scoraggiarci e a non dimenticare le tue parole. Mandaci dal Padre il Consolatore che ci darà la forza di rendere testimonianza a te, che con il Padre e lo Spirito vivi nella gloria infinita per i secoli dei secoli.


ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

Nessun commento:

Posta un commento