Giovedì 9 Aprile 2015
OTTAVA DI PASQUA
Luca 24, 35—48
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Leggenda Maggiore di San Bonaventura VIII, 10 : FF 1156/57
1156 Quando era a Siena, ammalato, un nobiluomo gli fece portare un fagiano vivo, che aveva preso allora. Appena ebbe visto e udito l'uomo santo, il fagiano si sentì legato a lui con amicizia così profonda, che non riusciva in nessuna maniera a vivere da lui separato. Lo portarono ripetutamente nella vigna, fuori del luoghicciolo dei frati, perché se ne andasse a suo piacimento; ma sempre, con rapido volo tornava dal Padre, come se da sempre fosse stato allevato da lui personalmente. In seguito, lo regalarono ad un uomo che aveva l'abitudine di visitare per devozione il servo di Dio. Ma il fagiano, addolorato per la lontananza dal padre pietoso, si rifiutava assolutamente di mangiare. Dovettero, perciò, riportarlo dal servo di Dio: appena lo scorse, il fagiano, esibendosi in manifestazioni di allegria, si mise subito a mangiare avidamente. 1157 1157 Quando il padre pietoso arrivò all'eremo della Verna, per celebrarvi la quaresima in onore dell'arcangelo Michele, uccelli di varia specie incominciarono a tesser voli intorno alla sua celluzza, con sonori concenti e gesti di letizia, quasi volessero mostrare la loro gioia per il suo arrivo e invitarlo e lusingarlo a rimanere. A questo spettacolo, il Santo disse al compagno: “ Vedo, fratello, che è volere di Dio che noi ci tratteniamo un po' di tempo qui: tanto i nostri fratelli uccelletti sono contenti per la nostra presenza ”.
MEDITAZIONE
Aprendo la mente degli apostoli alla comprensione delle Scritture, il Cristo spiega loro che dalla sua morte è venuta la salvezza per tutti gli uomini. Gesù, venendo nel mondo, aveva come scopo ultimo della sua vita la salvezza dell’umanità. Per questo, oltre che preoccuparsi di operare la salvezza degli uomini per mezzo della sua passione, morte e risurrezione, provvide a far giungere la salvezza a tutti i popoli della terra per mezzo dell’opera della Chiesa. Risorto completò la formazione e l’insegnamento dato ai suoi discepoli, perché credessero con la mente e col cuore; rivelando loro la verità del Vangelo, dei Profeti e dei Salmi, dette una pratica dimostrazione della realtà della vita eterna, per renderli testimoni autentici. Ormai dalla notte della croce scaturirà anche per i suoi discepoli la luce della risurrezione. Ogni cristiano oggi è chiamato a diventare un testimone autentico di Gesù, rivivendo in se stesso il mistero pasquale. La sua formazione cristiana è completa quando la sua vita si apre generosamente all’opera di evangelizzazione e di salvezza dei fratelli, come ha fatto con tanta fede, e scrupolosamente, il nostro Serafico Padre, san Francesco.
PREGHIERA
Signore, aiutaci a riconoscere la tua parola nella voce di Mosè e dei Profeti, e donaci un cuore attento alla tua presenza in mezzo a noi. Apri il nostro cuore alla vera conversione
e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova,
pacificata nel tuo amore, testimoni delle tue meraviglie e della tua gloria che non conosce tramonto.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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