lunedì 27 aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 28 Aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 

Martedì 28 Aprile 2015

B.Lucchese da Poggibonsi

Giovanni 10, 22-30

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Leggenda Maggiore di San Bonaventura X,5 : FF 1182
1182 5. Mentre, nel luogo della Porziuncola, una volta l'uomo di Dio era intento all'orazione, andò a trovarlo, come faceva di solito, il vescovo di Assisi. Appena fu entrato nel luogo, il vescovo, con più familiarità del dovuto, andò direttamente alla cella in cui il servo di Cristo stava pregando. Spinse la porticina e fece l'atto di entrare. Ma, appena ebbe messo dentro il capo e scorto il Santo in orazione, sconvolto da improvviso terrore, si sentì agghiacciare in tutte le membra, perse anche la parola, mentre, per divina disposizione, veniva cacciato fuori a viva forza e trascinato lontano, a passo indietro. Stupefatto, il vescovo si affrettò, come poté, a raggiungere i frati e, appena Dio gli restituì l'uso della parola, se ne servì prima di tutto per confessare la propria colpa. 1183 L'abate del monastero di San Giustino nella diocesi di Perugia, incontrò una volta il servo di Cristo. Appena lo vide, il devoto abate scese lesto da cavallo, volendo riverire l'uomo di Dio e parlare con lui di problemi inerenti alla salvezza dell'anima. Terminato il soave colloquio, I'abate, nel partire, gli chiese umilmente di pregare per lui. L'uomo caro a Dio gli rispose: “ Pregherò volentieri ”. Quando l'abate si fu allontanato un poco, il fedele Francesco disse al compagno: “ Aspetta un attimo, fratello, perché voglio pagare il debito che ho contratto ”. Ebbene, appena egli incominciò a pregare, I'abate sentì nell'anima un insolito fervore e una dolcezza mai provata e, rapito fuori di sé, si perdette totalmente in Dio. Fu una piccola, dolce sosta. Ritornato in se stesso, capì bene che tutto ciò era dovuto alla potente preghiera di san Francesco. Da allora si sentì infiammato di sempre maggior amore per l'Ordine e riferì a molti il fatto come un miracolo.





MEDITAZIONE
Dio Padre agisce nel suo Figlio. I giudei, che attendono il messia, chiedono a Gesù che si dichiari apertamente come l’inviato di Dio. Ma se accogliessero la sua testimonianza, comprenderebbero dal suo modo di agire che il suo rapporto col Padre è ben più profondo di quello di un semplice inviato. Le parole e le azioni di Cristo non arrivano a farlo conoscere da tutti come Messia, perchè manca un elemento essenziale, cioè la fede. Questa risposta è riservata a chi appartiene al Buon Pastore. I Giudei possono servirsi della persuasione o della persecuzione, ma non attireranno a sé i discepoli del Signore. Qual è il fondamento di questa certezza? È molto semplice: il Padre. Egli è più grande di tutti. San Francesco lo aveva capito: egli amava Gesù, ma viveva nella volontà del Padre, ripieno di Spirito Santo….e amava tutti indistintamente. Per questo ha salvato tante anime ! 

PREGHIERA
Signore Gesù, che ti riveli come il messia a coloro che ti ascoltano con disponibilità di spirito, rendici attenti alla tua voce, per essere capaci di riconoscere nei tuoi gesti l’opera del Padre, che è una cosa sola con te, nell’amore dello Spirito per tutti i secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

Nessun commento:

Posta un commento