giovedì 9 aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 10 Aprile 2015

Venerdì 10 Aprile 2015
OTTAVA DI PASQUA

Giovanni 21, 1—14
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Leggenda Maggiore di San Bonaventura VIII, 10 : FF 1158
1158 Durante il suo soggiorno lassù, un falco, che proprio lì aveva il suo nido, gli si legò con patto di intensa amicizia Durante la notte, anticipava sempre col suono del suo canto, l'ora in cui il Santo aveva l'abitudine di alzarsi per l'ufficio divino. Ciò riusciva assai gradito al servo di Dio, perché quel gran darsi da fare del falco là intorno, scacciava da lui ogni torpore ed ogni pigrizia. Quando, però, il servo di Cristo sentiva più del solito il peso della malattia, il falcone lo risparmiava e non suonava la sveglia così a puntino: quasi ammaestrato da Dio, faceva squillare la campanella della sua voce solo sul far dell'alba. Sembra proprio che l'esultanza esibita dagli uccelli di così varia specie e il canto del falcone fossero un presagio divino. Difatti proprio in quel luogo e in quel tempo il cantore e adoratore di Dio, librandosi sulle ali della contemplazione, avrebbe raggiunto le altezze supreme della contemplazione per l'apparizione del Serafino.

MEDITAZIONE
Si compie la promessa di Gesù: è davvero pescatore di uomini qui simboleggiati dai pesci. “E la rete non si ruppe”. È lui nella comunità il centro visibile dell’unità della Chiesa e lo sarà finché avrà portato a termine la totalità degli uomini: senso simbolico del numero 153. Con questo segno, il Cristo vuol farsi riconoscere dagli apostoli e invitarli a compiere con fiducia la loro missione, perché Egli è sempre con loro, come oggi è con noi. Facciamo molta fatica a renderci conto che il Cristo, in qualche modo, cammina ancora in mezzo a noi, e con la mano, con lo sguardo o con la voce ci fa segno a seguirlo….Egli agisce tramite le nostre facoltà e attraverso le circostanze della nostra vita, come abbiamo visto accadere nella vita di Francesco. Impariamo da lui a riconoscere con amore la fame e la sete dei nostri fratelli, fame e sete di pane e di Dio. Offriamo anche noi il nostro poco, perché nella condivisione sia moltiplicato e diventi cibo che sazia il vuoto d’amore di tutti.

PREGHIERA
Signore, Tu sei presente nelle notti oscure della nostra esistenza come nelle aurore cariche di promesse. Ma sanno riconoscerti soltanto i discepoli che Tu ami e che rispondono al tuo amore. Donaci questo amore, perché i nostri occhi diventino capaci di vedere dovunque la tua presenza. Tu che sei risorto e vivi nei secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.





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