sabato 4 aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 5 Aprile 2015

Domenica 5 Aprile 2015

PASQUA- RESURREZIONE DEL SIGNORE

Giovanni 20, 1-9
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Leggenda Maggiore di San Bonaventura VII, 7: FF 1147
1147 . Un giorno, trovandosi in cammino nei pressi di Siena, incontrò un grande gregge di pecore al pascolo. Secondo il suo solito, le salutò benevolmente, e quelle, smettendo di brucare, corsero tutte insieme da lui, sollevando il muso e fissandolo con gli occhi alzati. Gli fecero tanta festa che i frati e i pastori ne rimasero stupefatti, vedendo gli agnelli e perfino gli arieti saltellargli intorno in modo così meraviglioso.
1148 In un'altra circostanza, a Santa Maria della Porziuncola, portarono in dono all'uomo di Dio, una pecora, che egli accettò con gratitudine, perché amava l'innocenza e la semplicità che, per sua natura, la pecora dimostra. L'uomo di Dio ammoniva la pecorella a lodare Dio e a non infastidire assolutamente i {rati. La pecora, a sua volta, quasi sentisse la pietà dell'uomo di Dio, metteva in pratica i suoi ammaestramenti con grande cura. Quando sentiva i frati cantare in coro, entrava anche lei in chiesa e, senza bisogno di maestro, piegava le ginocchia, emettendo teneri belati davanti all'altare della Vergine, Madre dell'Agnello, come se fosse impaziente di salutarla. Durante la celebrazione della Messa, al momento delI'elevazione, si curvava con le ginocchia piegate, quasi volesse, quell'animale devoto, rimproverare agli uomini poco devoti la loro irriverenza e volesse incitare i devoti alla reverenza verso il Sacramento.

COMMENTO
La speranza di Maria, di Giovanni e di Pietro è messa a dura prova dal sepolcro vuoto. Essi cercano la presenza, ma fanno la dolorosa esperienza dell’assenza. La loro fede nel Risorto nasce inizialmente da uno sbigottimento, da una delusione, da un fatto inatteso, perché : “Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura”. La ragione non comprende, ma l’amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere. Infatti è l’intuizione dell’amore che permette a Giovanni di vedere e di credere prima di tutti gli altri. La gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. Con Maria, Giovanni e Pietro impariamo a capire che Dio è al di là di ogni aspettativa, imprevedibile e sconcertante. Diventiamo amici di Gesù, come Francesco. L'amicizia con Gesù non allontana da noi i problemi quotidiani, ma li rende più dolci e leggeri da portare, 

perchè con il Figlio entriamo nel cuore del Padre, che è misericordioso e si prende cura di noi. INCITIAMO tutti all'amore e al rispetto per Colui che ci ha salvato, soprattutto alla devozione a Gesù Sacramentato, prigioniero d'amore per noi nei tabernacoli del mondo intero.

PREGHIERA
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito,
per rinascere nella luce del Signore risorto. Per Cristo nostro Signore.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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