domenica 19 aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 20 Aprile 201



Lunedì 20 Aprile 2015

Giovanni 6, 22-29

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Leggenda Maggiore di San Bonaventura IX,8 : FF 1173
1173 8. Partì, dunque, prendendo con sé un compagno, che si chiamava Illuminato ed era davvero illuminato e virtuoso. Appena si furono avviati, incontrarono due pecorelle, il Santo si rallegrò e disse al compagno: “ Abbi fiducia nel Signore, fratello, perché si sta realizzando in noi quella parola del Vangelo: -- Ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi--”. Avanzarono ancora e si imbatterono nelle sentinelle saracene, che, slanciandosi come lupi contro le pecore, catturarono i servi di Dio e, minacciandoli di morte, crudelmente e sprezzantemente li maltrattarono, li coprirono d'ingiurie e di percosse e li incatenarono. Finalmente, dopo averli malmenati in mille modi e calpestati, per disposizione della divina provvidenza, li portarono dal Sultano, come l'uomo di Dio voleva. Quel principe incominciò a indagare da chi, e a quale scopo e a quale titolo erano stati inviati e in che modo erano giunti fin là. Francesco, il servo di Dio, con cuore intrepido rispose che egli era stato inviato non da uomini, ma da Dio altissimo, per mostrare a lui e al suo popolo la via della salvezza e annunciare il Vangelo della verità. E predicò al Soldano il Dio uno e trino e il Salvatore di tutti, Gesù Cristo, con tanto coraggio, con tanta forza e tanto fervore di spirito, da far vedere luminosamente che si stava realizzando con piena verità la promessa del Vangelo: Io vi darò un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostri avversari potrà resistere o contraddire

COMMENTO
La moltiplicazione dei pani non era che un segno. Ora Gesù chiede alla folla di comprenderne il significato e di scoprire, nella fede, che il vero cibo che dona la vita eterna è Lui stesso, l’inviato di Dio. Bisogna credere in Gesù. Alle opere che l’uomo pretende di compiere per Dio, Gesù oppone l’opera di Dio che è la fede posta nel cuore dell’uomo. Gesù, prima, insisteva sulla fede in Colui che lo aveva mandato, cioè nel Padre: ora insiste sulla fede in Colui che è stato mandato, cioè Lui stesso, Gesù. Francesco sapeva che il cristiano è uno sfamato da Dio, uno che , già in questa vita, sperimenta che il cuore è inquieto finchè non riposa in Dio. Questo era il motivo che lo aiutava ad annunciare il Vangelo fra pericoli e prove di ogni genere, che trasformava in offerte d'amore. Il paradiso sarà questo riposo definitivo ove ogni inquietudine cesserà.

PREGHIERA
Signore Gesù, anche noi, come la folla del Vangelo, ti cerchiamo, ma nessuna barca ormai può condurci verso di Te. Donaci la gioia di trovarti camminando nella fede nel Padre che ti ha inviato, e che regna con te e con lo Spirito santo nei secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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