domenica 5 aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 6 Aprile 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 


Lunedì 6 Aprile 2015

LUNEDI’ DELL’ANGELO

Ottava di Pasqua

Matteo 28, 8—15
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.

Leggenda Maggiore di San Bonaventura VIII, 7: FF 1149
1149 Durante il suo soggiorno a Roma, il Santo aveva tenuto con sé un agnellino, mosso dalla sua devozione a Cristo, amatissimo agnello. Nel partire, lo affidò a una nobile matrona, madonna Jacopa dei Sette Soli, perché lo custodisse in casa sua. E l'agnello, quasi ammaestrato dal Santo nelle cose dello spirito, non si staccava mai dalla compagnia della signora, quando andava in chiesa, quando vi restava o ne ritornava. Al mattino, se la signora tardava ad alzarsi, I'agnello saltava su e la colpiva con i suoi cornetti, la svegliava con i suoi belati, esortandola con gesti e cenni ad affrettarsi alla chiesa. Per questo la signora teneva con ammirazione e amore quell'agnello, discepolo di Francesco e ormai diventato maestro di devozione.

MEDITAZIONE
Gesù si fa riconoscere dalle donne e le manda ad annunciare la verità della sua risurrezione. Esse accolgono con gioia la notizia, mentre i nemici di Gesù si rifiutano di credere, rifugiandosi nella menzogna. I cristiani devono mettere in luce e annunciare la buona Novella in tutto il mondo. I fatti di Pasqua che gli evangelisti hanno vissuto e riassunto nella loro narrazione sono una testimonianza. Testimonianza contestata nella loro epoca, come oggi. Se vuol realizzare la propria missione e diventare cattolica, cioè illuminare l’universo con l’annuncio del Regno di Dio e del Vangelo della sua grazia, la Chiesa deve lasciarsi guidare dallo Spirito, che solo può far crescere la comunità dei salvati nella santità e nell’unione. Da oggi primo giorno dopo Pasqua, inizia la vita quotidiana della Chiesa. Accogliendo la Parola di Dio con cuore puro, il Poverello di Cristo, “uomo semplice e illetterato”, ha potuto penetrare nei misteri più ardui : la sua santità era contagiosa, attirava tutti e, come racconta san Bonaventura, anche gli animali ne subivano il fascino.

PREGHIERA
Signore Gesù, dopo la risurrezione Ti sei manifestato alle donne che erano venute al sepolcro, e le hai mandate a portare agli apostoli il gioioso messaggio pasquale. Rendici capaci di prestar fede ai testimoni della tua vittoria, qualunque sia la loro funzione o la loro condizione sociale. Dona anche a noi di incontrarti lungo la strada, e di vivere per sempre con te in un’eternità di gioia.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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