mercoledì 25 maggio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 26 MAGGIO 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 147

GIOVEDI' 26 MAGGIO 2016
S.Filippo Neri-memoria-

MARCO 10, 46-52
Rabbunì, che io veda di nuovo!

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Parola del Signore



DALLA LEGGENDA PERUGINA 1605

IL MANTELLO Dl EGIDIO

1605 55 Nei primordi dell'Ordine, quando Francesco abitava presso Rivotorto con i due soli fratelli che aveva allora, un uomo, che sarebbe stato il terzo compagno, abbandonò il mondo per abbracciare la nuova vita. Restò alcuni giorni in quel luogo, seguitando a indossare i suoi vestiti consueti. Si presentò un povero a chiedere l'elemosina a Francesco. Questi si rivolse a colui che stava per diventare il terzo fratello: « Dona il tuo mantello al fratello povero! ». E lui all'istante se lo tolse di dosso e glielo diede. Sentì allora che il Signore gli comunicava in cuore
d'improvviso come una nuova grazia, poiché aveva donato con gioia il mantello al povero.

MEDITAZIONE
La preghiera fiduciosa e perseverante del cieco di Gerico scaturisce da una fede profonda, che ottiene il dono della luce e sostiene la fedeltà con cui egli si pone a seguire Gesù. Fede = Luce ! Riconosciamo anche noi che Gesù è il Signore della vita? Il Signore ci concederà ciò che la nostra fede ci riconosce! Come francescani abbiamo il dovere morale di essere missionari del Vangelo, di farlo conoscere e amare. Francesco, dubbioso, “Dopo aver indagato con l'insistenza della preghiera quale fosse il volere divino su questo punto, fu illuminato dal responso di una rivelazione celeste e comprese che egli era stato inviato da Dio a questo scopo: guadagnare a Cristo le anime, che il diavolo si sforza di rapire.
Stabilì, perciò, che bisognava scegliere di vivere per tutti, piuttosto che per sé solo”. FF 1343. Guadagnare a Cristo le anime è anche nostro compito: mettiamoci al lavoro!

PREGHIERA
Signore Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di noi. Ci rivolgiamo a Te perchè sappiamo che puoi salvarci. Aiutaci a balzare in piedi, come il cieco di Gerico, quando Tu ci chiami; apri i nostri occhi e permettici di seguirti lungo il cammino, Tu che ci ami nei secoli dei secoli.

“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.





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