sabato 7 maggio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 8 Maggio 2016


San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 129
DOMENICA 8 MAGGIO 2016
ASCENSIONE DEL SIGNORE-solennità-proprio
LUCA 24, 46-53
Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». 
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

C: Parola del Signore.
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1586
IL LIBRO DELLA CROCE
1586 38. Durante la sua malattia di occhi, era così tormentato dalle sofferenze, che un giorno un ministro gli suggerì: « Fratello, perché non ti fai leggere dal tuo compagno qualche brano dei Profeti o altri passi della Scrittura? Il tuo spirito ne esulterebbe e ne ricaverebbe immensa consolazione ». Sapeva che Francesco provava molta felicità nel Signore quando gli si leggevano le divine Scritture.  Ma il Santo rispose:  « Fratello, io trovo ogni giorno una grande dolcezza e
consolazione rimembrando e meditando gli esempi di umiltà del Figlio di Dio, se anche vivessi sino alla fine del mondo, non mi sarebbe necessario ascoltare o meditare altri brani delle Scritture ».Richiamava alla memoria e ridiceva ai fratelli quel versetto di David: L'anima mia ricusa di essere consolata. Dovendo essere, come affermava di frequente, modello ed esempio a tutti i fratelli, non voleva far uso di medicine nelle sue malattie, e anzi rifiutava perfino i cibi necessari. Per restare fedele a questo programma, era duro con il proprio corpo, sia quando sembrava star bene, mentre era sempre debole e malaticcio, sia durante le sue infermità.






MEDITAZIONE
Dopo la cena, Gesù aveva portato gli apostoli sul monte degli ulivi, e là aveva chiesto loro di pregare. Tre giorni dopo, alla fine di un'altra cena, li porta nel medesimo luogo: ed è qui che i loro occhi si aprono. In realtà, Colui che avevano visto, il giovedì, arrestato come un ribelle, appare loro, la domenica, come il Signore . Non è più la fatica che li fa prostrare a terra, ma la riconoscenza e l'adorazione. Questa volta essi hanno capito; tutta la loro vita diventerà preghiera e stupore, e ogni luogo della loro esistenza quotidiana sarà d'ora in poi il nuovo tempio. Non va mai dimenticato che il segreto di ogni azione apostolica è anzitutto la preghiera. E proprio in intensa preghiera, dopo l´Ascensione, i discepoli vissero nel Cenacolo attendendo lo Spirito Santo promesso da Cristo. Con loro c'era Maria. Anche noi siamo fatti per il cielo, dopo essere ben maturati sulla terra. Il cielo non lo guadagniamo per insoddisfazione, per stanchezza, per evasione dalla terra, ma con l'amore alla vita, scoprendo che ogni cosa su cui gli occhi si posano "porta di Te significazione, o Signore", come cantava S. Francesco. Invochiamo con Maria lo Spirito Santo, perché sia l'ispiratore di ogni nostro pensiero e di ogni buona azione, e comportiamoci secondo la forza dell'amore che il Padre ha messo nei nostri cuori. Come gli apostoli rimaniamo uniti a Maria e invochiamo il suo aiuto.... “Santa Maria Vergine, nel mondo tra le donne non è nata alcuna simile a te, figlia e ancella dell'altissimo sommo Re, il Padre Celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo, prega per noi con San Michele arcangelo e con tutte le potenze angeliche dei cieli e con tutti i santi presso il tuo santissimo diletto Figlio Signore e maestro. 
Gloria al Padre. Come era.” . FF 281 .
PREGHIERA
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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