martedì 10 maggio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 10 Maggio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 131
MARTEDI' 10 MAGGIO 2016
GIOVANNI 17, 1-11a
Padre, glorifica il Figlio tuo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Parola del Signore
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1588
CONTRO L' IPOCRISIA
1588 40. Qualcosa di simile avvenne in altro tempo, allorché fece la quaresima di san
Martino in un romitaggio. Siccome l'olio riusciva nocivo a Francesco nelle sue malattie, i
fratelli condivano con lardo i cibi che gli preparavano. Finita la quaresima, esordì con queste
parole una predica alla folla riunita non lontana da quell'eremo: « Voi siete venuti da me con
gran devozione e mi credete un santo uomo. Ma io confesso a Dio e a voi che, durante questa
quaresima, ho mangiato cibi conditi con lardo ».
Succedeva di frequente che, se i frati o amici dei frati, mentre Francesco mangiava con
loro, gli offrissero qualche portata speciale per riguardo al suo stato di salute, egli si
affrettava a dichiarare, in casa o nell'uscire, davanti ai frati e alla gente che non conosceva
quel particolare: « Ho mangiato questi cibi ». Non voleva restasse nascosto agli uomini, ciò
che era noto agli occhi di Dio.
In qualunque luogo si trovasse, in compagnia di religiosi o secolari, se gli avveniva di
avere lo spirito turbato da vanagloria, superbia o altro vizio, all'istante se ne confessava
dinanzi a loro, crudamente, senza cercare attenuanti. A questo proposito, un giorno confidò
ai suoi compagni: « Io voglio vivere nell'intimità con Dio negli eremi e negli altri luoghi dove
soggiorno, come se fossi sotto lo sguardo degli uomini. Se la gente mi ritiene un santo e non
conducessi la vita che a un santo si addice, sarei un ipocrita ».
Una volta, d'inverno, per la sua malattia di milza e per il freddo che pativa allo
stomaco, uno dei compagni, che era il suo "guardiano", acquistò una pelle di volpe e gli chiese il permesso di cucirgliela all'interno della tonaca, sopra lo stomaco e la milza, per
ripararli dal gran freddo. Francesco in ogni tempo della vita da quando cominciò a servire
Cristo fino al giorno della morte, non volle avere né indossare che soltanto una tonaca,
rappezzata quando lo desiderava. Egli dunque rispose:: « Se vuoi che io porti sotto la tonaca
quella pelle, fai cucire di fuori un pezzo di quella stessa pelle, affinché la gente veda bene che
dentro ho una pelliccia ».
Così fu fatto. Ma non la portò a lungo, sebbene gli fosse necessaria per la salute.
MEDITAZIONE 
Nel brano evangelico di oggi cominciamo ad ascoltare la mirabile preghiera scaturita dal cuore del Cristo alla vigilia della sua passione. Gesù desidera ardentemente la gloria del Padre e la nostra unità nel suo amore....e prega! Gesù prega! Gesù precisa che la sua preghiera è per i credenti e non per il mondo tenebroso, perché esso si esclude da solo dalla vita e dalla salvezza rifiutando volontariamente la rivelazione del Figlio di Dio: Gesù non prega per quelli che lottano contro il Padre e contro il suo Inviato. Egli prega invece per i suoi, perché li ama di un amore fortissimo e concreto e li affida al Padre affinché li custodisca nel suo nome, perché sono sua proprietà: il Padre e il Figlio hanno tutto in comune. Come il Padre è glorificato nel Figlio , così il Figlio è glorificato nei discepoli attraverso la loro testimonianza, resa possibile dall'azione dello Spirito Santo nel loro cuore . In questo modo Gesù sarà glorificato dallo Spirito della verità. Anche noi siamo discepoli di Gesù.  “ Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi, niente si frapponga.
E ovunque,  noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno  e  ininterrottamente  crediamo  veramente e
umilmente e teniamo nel cuore   e  amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo  e  benediciamo, glorifichiamo  ed
esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo  grazie  all'altissimo e sommo  eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito
Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui, e amano lui che è senza inizio e
senza fine, immutabile, invisibile, inenarrabile, ineffabile incomprensibile. ininvestigabile, benedetto, degno di lode,
glorioso, sopraesaltato, sublime, eccelso, soave, amabile, dilettevole e tutto sopra tutte le cose desiderabile nei secoli dei secoli. Amen”. FF 71

PREGHIERA
Padre santo, Dio vero, ascoltaci anche se non siamo capaci di pregare. Tu ci hai presi dal mondo per donarci al tuo Figlio, metti sulle nostre labbra la preghiera che Tu ascolti sempre, la preghiera di Gesù Cristo, che con te vive e regna nei secoli.

“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen


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