SAN FRANCESCO E IL VANGELO 244
SABATO 1 SETTEMBRE 2018
S.BEATRICE DA SILVA MENESES
S.BEATRICE DA SILVA MENESES
MATTEO 25,14-30
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Parola del Signore
++DAL TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO VIII
DI COLORO CHE IL SANTO SOTTRASSE ALLA MORTE
CAPITOLO VIII
DI COLORO CHE IL SANTO SOTTRASSE ALLA MORTE
878 55. Ad un fanciullo dello stesso paese, che aveva inghiottito una fibbia d'argento messagli in mano dal padre, si bloccò il passaggio della gola, sì che non poteva in alcun modo respirare. Il padre piangeva con immensa amarezza, reputandosi omicida del figlio, e si rotolava per terra come un pazzo; la madre con i capelli scarmigliati si graffiava tutta e piangendo lamentava il disgraziato incidente. Gli amici tutti, partecipi a tanto dolore, piangevano il giovane in piena salute, rapito da morte sì repentina. Il padre implorava i meriti di san Francesco, e formulava un voto, perché liberasse il figlio. Ed ecco tosto il fanciullo rigettare dalla bocca la fibbia, e benedire insieme a tutti il nome di san Francesco.
MEDITAZIONE
Non c'è differenza tra coloro che hanno ricevuto di più o di meno. Tutti hanno il loro dono secondo la loro capacità. Ciò che importa è che questo dono sia messo al servizio del Regno e faccia crescere i beni del Regno che sono amore, fraternità, condivisione. Bisogna relazionarsi con Dio in modo corretto: il regno è rischio. Chi non vuole correre rischi, perde il Regno!
Amore, fraternità, condivisione sono il cuore pulsante della Regola francescana: Francesco li ha vissuti e li ha fatti vivere per amore del suo Signore. ""Cristo Gesù crocifisso dimorava stabilmente nelI'intimo del suo spirito, come borsetta di mirra posta sul suo cuore in Lui bramava trasformarsi totalmente per eccesso ed incendio d'amore."" FF1163.
PREGHIERA
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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