sabato 8 settembre 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 7 SETTEMBRE 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 250
VENERDI' 7 SETTEMBRE 2018
S.GRATO DI AOSTA
LUCA 5,33-39
Allora gli dissero: "I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!". Gesù rispose: "Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno". Diceva loro anche una parabola: "Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!".

Leggenda Maggiore di San Bonaventura X,8: FF 1328
1328 8. E, in verità, questo mistero grande e mirabile della croce, nel quale i carismi della grazia, i meriti delle virtù, i tesori della sapienza e della scienza sono nascosti così profondamente da risultare incomprensibili ai sapienti e ai prudenti di questo mondo, fu svelato a questo piccolo di Cristo in tutta la sua pienezza, tanto che in tutta la sua vita egli ha seguito sempre e solo le vestigia della croce, ha conosciuto sempre e solo la dolcezza della croce, ha predicato sempre e solo la gloria della croce. Perciò egli, all'inizio della sua conversione ha potuto dire con verità, come l'Apostolo: “ Non sia mai ch'io mi glori d'altro che della Croce di Cristo ”. Con non minor verità ha potuto ripetere, nello svolgimento della sua vita: “ Tutti quelli che seguiranno questa regola, pace sopra di loro e misericordia ”. E con pienezza di verità, nel compimento della sua vita, ha potuto concludere: << Io porto nel mio corpo le stimmate del Signore Gesù! >>. Ma noi bramiamo sentire ogni giorno da lui anche quell'augurio: “ La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia col vostro spirito, fratelli. Amen ”.

Meditazione
La logica del vangelo è una forza sconvolgente e, per entrarvi, è sempre necessario superare di nuovo i nostri concetti anche quelli di sacro, che possono derivarci dalla nostra educazione o dalla visione religiosa che abbiamo. Così la questione sul digiuno (uno degli elementi della spiritualità religiosa ebraica) assume una prospettiva nuova. Non che Gesù abolisca la Legge antica, ma come dice Matteo, la porta a compimento e soprattutto la imposta in modo diverso. Non sarà il digiuno che conta, ma la vita del discepolo che riconosce la presenza dello Sposo, che vive la relazione con Lui e che digiuna non per tradizione, ma per l'esigenza del cuore e della missione. Dio è l’eterna novità e Gesù è Colui che ci invita continuamente ad accoglierla nella nostra vita. Novità, spesso, significa imprevisto: questo vuol dire che Dio può manifestarsi a noi in modi che non prevediamo. Se siamo capaci di cogliere l’invito a uscire da noi stessi, dai nostri progetti, per fare nostri quelli di Dio, allora non resteremo delusi. Da san Francesco impariamo a valutare persone e situazioni in questo modo: tutto ciò che ci aiuta a crescere nella fedeltà a Dio va coltivato e considerato un grande dono; tutto ciò che da essa ti allontana va fuggito come gran male.

PREGHIERA
Signore, sposo della tua chiesa, rendici disponibili alla tua parola, perché possiamo accogliere la novità dell’alleanza che Tu vuoi stringere con noi. Liberaci dalla vecchiaia dello spirito e del cuore, Tu che sei fonte di vita sempre nuova e di giovinezza eterna.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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