giovedì 30 agosto 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 31 AGOSTO 2018

 

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 243
VENERDI' 31 AGOSTO 2018
S.ARISTIDE
MATTEO 25, 1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore
DAL TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO VIII
DI COLORO CHE IL SANTO SOTTRASSE ALLA MORTE
877 54 Presso Corneto, grosso paese e assai potente della diocesi di Viterbo, dove si procedeva nel luogo dei frati alla fusione di una campana di non poco peso, ed erano venuti molti amici dei frati per portare il loro aiuto, portata a termine la fusione, con grande letizia si cominciò a pranzare. Ed ecco, un fanciullo di appena otto anni, di nome Bartolomeo, il cui padre e lo zio avevano lavorato per la fusione, portare ai convitati una vivanda. All'improvviso si sollevò un violentissimo vento, che scosse l'edificio, e scagliò contro quel fanciullo la porta della casa che era molto grande e molto pesante. L'urto fu di tanta violenza da far credere che egli, oppresso dall'immane peso, ne fosse rimasto fatalmente schiacciato. Infatti giaceva del tutto coperto sotto il peso, sì che non si poteva veder nulla di lui. Alla fusione succede la confusione, e alla gioia dei convitati il lutto dei dolenti. Si alzarono tutti dalla mensa, lo zio insieme agli altri, invocando san Francesco, e accorsero presso la porta. Invece il padre, irrigidito dalla sorpresa e non potendosi muovere per lo strazio, faceva promesse ad alta voce e offriva il figlio a san Francesco. Venne tolto il peso funesto di dosso al fanciullo ed ecco apparire lieto, senza alcun segno di lesione, come svegliato dal sonno, colui che tutti credevano morto. Alla confusione seguì il ritorno della gioia e all'interruzione del pranzo una grandissima esultanza. Il fanciullo stesso ebbe occasione di assicurare proprio a me che non era rimasto in lui nessun segno di vita, finché giaceva sotto il peso. In seguito, a quattordici anni di età, divenne frate minore, e fu anche letterato ed eloquente predicatore dell'Ordine.
MEDITAZIONE
Agli occhi di Gesù, è saggio chi veglia, cioè chi pensa sempre, nel suo animo, al giorno del ritorno del Signore e all’ora della propria morte, chi vive ogni giorno nell’amicizia di Dio, nella grazia santificante, e chi si rialza subito se, per debolezza, cade. Allora “Vegliate”, perché nessuno, all’infuori di Dio, conosce il giorno e l’ora. Francesco era sempre pronto ad accogliere il suo Signore. ""Infatti, una notte, mentre vegliava in meditazione, improvvisamente sentì una cetra
suonare con un'armonia meravigliosa e una melodia dolcissima. Non si vedeva nessuno, ma si avvertiva benissimo l'andare e venire del citaredo dal variare del suono, che ora proveniva da una parte ed ora dall'altra. Rapito in Dio, a quel canto melodioso, fu invaso da tanta dolcezza che credette di trovarsi nell'altro mondo. L'avvenimento non sfuggì ai frati suoi familiari. Essi, d'altronde, sapevano da indizi sicuri che il Signore veniva spesso a visitarlo, donandogli consolazioni così sovrabbondanti che non riusciva a tenerle completamente nascoste. "" FF1100

PREGHIERA
O Dio, la tua sapienza
va in cerca di quanti ne ascoltano la voce,
rendici degni di partecipare al tuo banchetto
e fa’ che alimentiamo l’olio delle nostre lampade,
perché non si estinguano nell’attesa,
ma quando tu verrai
siamo pronti a correrti incontro,
per entrare con te alla festa nuziale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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