SAN FRANCESCO E IL VANGELO 68
GIOVEDI' 9 MARZO 2017
MATTEO 7, 7-12
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?
Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.Parola del Signore.
+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 703
Nell'eremo dei frati di Sarteano il maligno, che sempre invidia il progresso spirituale dei figli di Dio, ebbe addirittura questa presunzione.
Vedendo che il Santo attendeva continuamente alla sua santificazione, e non tralasciava il guadagno di oggi soddisfatto di quello del giorno precedente, una notte, mentre pregava nella sua celletta, lo chiamò per tre volte:
«Francesco, Francesco, Francesco».«Cosa vuoi?».
E quello: «Nel mondo non vi è nessun peccatore, che non ottenga la misericordia di Dio, se pentito. Ma chiunque causa la propria morte con una penitenza rigida non troverà misericordia in eterno ».
Il Santo riconobbe subito, per rivelazione, l'astuzia del nemico, come cercava di indurlo alla tiepidezza. Ma, cosa crederesti? Il nemico non tralasciò di rinnovargli un altro assalto. Vedendo che in tale modo non era riuscito a nascondere il laccio, ne prepara un altro, cioè uno stimolo carnale. Ma inutilmente, perché non poteva essere ingannato dalla carne, chi aveva scoperto l'inganno dello spirito. Gli manda dunque il diavolo, una violentissima tentazione di lussuria.
Appena il Padre la nota, si spoglia della veste e si flagella con estrema durezza con un pezzo di corda. «Orsù, frate asino,--esclama--così tu devi sottostare, così subire il flagello! La tonaca è dell'Ordine, non è lecito appropriarsene indebitamente. Se vuoi andare altrove, va' pure ».
117. Ma poiché vedeva che con i colpi della disciplina la tentazione non se ne andava, mentre tutte le membra erano arrossate di lividi, aprì la celletta e, uscito nell'orto, si immerse nudo nella neve alta. Prendendo poi la neve a piene mani la stringe e ne fa sette mucchi a forma di manichini, si colloca poi dinanzi ad essi e comincia a parlare così al corpo:
«Ecco, questa più grande è tua moglie; questi quattro, due sono i figli e due le tue figlie; gli altri due sono il servo e la domestica, necessari al servizio. Fa' presto, occorre vestirli tutti, perché muoiono dal freddo. Se poi questa molteplice preoccupazione ti è di peso, servi con diligenza unicamente al Signore ».
All'istante il diavolo confuso si allontanò, ed il Santo ritornò nella sua cella, glorificando Dio.
Un frate di spirito, che allora attendeva alla preghiera, osservò tutto, perché splendeva la luna in cielo. Ma, quando più tardi il Santo si accorse che un frate l'aveva visto nella notte, molto spiaciuto, gli ordinò di non svelare l'accaduto a nessuno, fino a che fosse in vita.
MEDITAZIONE
L'ordine di Cristo è chiaro come la promessa che segue dopo. Lui vuole che noi preghiamo per poter vivere nella verità. Dobbiamo pregare sempre, senza stancarci mai, nella consapevolezza che tutta la nostra vita può e deve diventare preghiera, sia quando sediamo comodamente nei banchi di chiesa, sia quando siamo intenti a svolgere le nostre diverse mansioni. Alla preghiera delle labbra e del cuore fa seguito quella delle nostre braccia, ancora protese verso Lui. Nella preghiera ci deve perciò accompagnare costantemente un umile fiducia. Nulla di ciò che abbiamo ci è dovuto, nei confronti di Dio sentiamoci come dei poveri mendicanti, perciò, non sentiamoci padroni della nostra vita ma chiediamo tutto a Dio: Francesco si affidava totalmente a Lui e viveva immerso nel Suo amore. ""Bruciava di fervore in tutte le sue viscere.....""FF1164.
PREGHIERA
Signore, Padre nostro, Chi ti cerca ti ha già trovato, ma non nel modo che si immaginava. Donaci un cuore povero, capace di riconoscere il bisogno che abbiamo di te, e aiutaci ad avere fiducia nella tua generosità, che ci colma al di là di ogni nostro desiderio in Gesù Cristo, nostro Signore.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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