mercoledì 29 marzo 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 30 Marzo 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 89
GIOVEDI' 30 MARZO 2017
GIOVANNI 5, 31-47 
 In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Parola del Signore.
+Vita Seconda di Tommaso da Celano 723
In questo modo Francesco aveva rifiutato ogni gloria che non sapesse di Cristo e aveva inflitto un ripudio radicale al plauso umano. Ben sapeva che il prezzo della fama diminuiva quello segreto della coscienza; e sapeva pure che non è minore perfezione custodire le virtù acquisite che acquistarne delle nuove.

Ahimé! per noi invece la vanità è stimolo maggiore della carità ed il plauso del mondo prevale sull'amore di Cristo. Non distinguiamo gli affetti, non esaminiamo di che spirito siamo. Pensiamo che sia voluto dalla carità ciò che invece è frutto solo di vanagloria. Pertanto se abbiamo fatto anche solo un po' di bene, non siamo in grado di portarne il peso, ce ne liberiamo del tutto durante la vita e così lo perdiamo nel viaggio verso l'ultimo lido. Sopportiamo pazienti di non essere buoni, ma non ci rassegniamo a non sembrarlo né a non essere creduti tali. Così viviamo completamente nella ricerca della stima degli uomini, perché non siamo altro che uomini.
MEDITAZIONE 
Chi non ha in sé l’amore di Dio non capisce le Scritture che parlano dell’amore tra il Padre e il Figlio, comunicato agli uomini. Queste parole di Gesù fanno venire alla luce le nostre non poche resistenze. All’origine della nostra incredulità religiosa, c’è il male radicato nell’uomo, che cerca la gloria dagli altri o dalle cose, i nuovi idoli, invece che da Dio. Non si può credere in Dio e affidarsi al suo amore di Padre, cercando in sé o in altri la propria identità. Gesù non accusa nessuno: resta sempre la porta aperta per il ritorno di chiunque. Francesco aveva gran cura che i frutti dell'ispirazione divina rimanessero in lui. "...... aveva rifiutato ogni gloria che non sapesse di Cristo e aveva inflitto un ripudio radicale al plauso umano. Ben sapeva che il prezzo della fama diminuiva quello segreto della coscienza; e sapeva pure che non è minore perfezione custodire le virtù acquisite che acquistarne delle nuove"". In continua ricerca del'infinito, ci fermiamo spesso a ciò che non è Dio, ma ricordiamoci che chiudersi al Cristo significa chiudere con Dio.

PREGHIERA
O Dio, Padre nostro, Tu hai inviato il tuo Figlio in mezzo ai suoi, ma nonostante le sue opere e la testimonianza delle Scritture essi non l'hanno accolto, perchè erano troppo pieni di sè e abbagliati dalla gloria che si offrivano l'un l'altro. Apri il nostro cuore a coloro che rendono testimonianza alla verità della tua parola, in modo che il tuo amore dimori in noi, per Gesù Cristo, nostro Signore.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen




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