martedì 7 marzo 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 8 Marzo 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 67
MERCOLEDI' 8 MARZO 2017
LUCA 11,29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: 
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. 
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». 
Parola del Signore
+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 702
Mentre crescevano i meriti di Francesco, cresceva pure il disaccordo con l'antico serpente. Quanto maggiori erano i suoi carismi, tanto più sottili i tentativi e più violenti gli attacchi che quello gli moveva. E quantunque lo avesse spesso conosciuto per esperienza come valoroso guerriero, che non veniva meno neppure un istante nel combattimento, tuttavia tentava ancora di aggredirlo, pur risultando quegli sempre vincitore.
Ad un certo momento della sua vita, il Padre subì una violentissima tentazione di spirito, sicuramente a vantaggio della sua corona. Per questo, era angustiato e pieno di sofferenza, mortificava e macerava il corpo, pregava e piangeva nel modo più penoso. Questa lotta durò più anni. Un giorno, mentre pregava in Santa Maria della Porziuncola, udi in spirito una voce: «Francesco, se avrai fede quanto un granello di senapa, dirai al monte che si sposti ed esso si muoverà ».
«Signore, -- rispose il Santo ---qual è il monte, che io vorrei trasferire?».
E la voce di nuovo: «Il monte è la tua tentazione ».
«O Signore, --rispose il Santo in lacrime--avvenga a me, come hai detto».
Subito sparì ogni tentazione e si sentì libero e del tutto sereno nel più profondo del cuore.
MEDITAZIONE
Gesù vuole farci penetrare in quella “sapienza di Dio” che è “follia” finché noi la vediamo dall’esterno, cioè nel mistero della sua croce. Ma quando la nostra unione con Gesù diventa più profonda, possiamo conoscere dei momenti di grande debolezza, passare attraverso ogni sorta di purificazione, attraverso delle morti, delle agonie a volte molto dolorose: ma questi momenti sono sempre seguiti da momenti di grazia, di risurrezione del nostro cuore. Gesù ci insegna a camminare senza timore su questa stretta via che ci unisce a lui nei suoi misteri. In Francesco, ""Cristo Gesù crocifisso dimorava stabilmente nell'intimo del suo spirito, come borsetta di mirra posta sul suo cuore in Lui bramava trasformarsi totalmente per eccesso ed incendio d'amore"". FF1163. Riusciremo ad assomigliare un pò, almeno un pochino, al nostro grande Santo ?

PREGHIERA
Signore, Dio nostro, sappiamo che alla predicazione di Giona gli abitanti di Ninive hanno fatto penitenza. Liberaci da ogni vano pretesto che ci impedisce di tornare a te, mentre abbiamo tra noi ben più di Giona nella persona di Gesù Cristo, nostro Signore.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen




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