VENERDI' 10 MARZO 2017
MATTEO 5,20-26
Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 704
Una volta un frate, che era tentato, sedeva tutto solo vicino al Santo e gli disse: «Prega per me, Padre buono: sono convinto che sarò subito liberato dalle mie tentazioni, se ti degnerai di pregare per me. Sono proprio afflitto oltre le mie forze, e so che anche tu lo hai capito».
«Credimi figlio -- gli rispose Francesco--: proprio per questo ti ritengo ancor più servo di Dio, e sappi che più sei tentato e più mi sei caro ». E soggiunse: «Ti dico in verità che nessuno deve ritenersi servo di Dio, sino a quando non sia passato attraverso prove e tribolazioni. La tentazione superata è, in un certo senso, l'anello, col quale il Signore sposa l'anima del suo servo.
«Molti si lusingano per meriti accumulati in lunghi anni, e godono di non avere mai sostenuto prove. Ma sappiamo che il Signore ha tenuto in considerazione la loro debolezza di spirito, perché ancor prima dello scontro, il solo terrore li avrebbe schiacciati. Infatti i combattimenti difficili vengono riservati solo a chi ha un coraggio esemplare».
MEDITAZIONE
Si può uccidere il prossimo anche senza privarlo della vita fisica e perciò anche soltanto l’insulto deve essere ritenuto lesivo del precetto dell’amore e meritevole di condanna. Questo tipo di mancanza, assai frequente, se non adeguatamente riparato, rischia di invalidare anche i momenti migliori della nostra esperienza religiosa. La perfezione che Gesù ci mostra, non lo capiremo mai abbastanza, non si pone sul piano della giustizia: non si tratta di voler esercitare alla perfezione tutte le virtù morali, di non commettere nessun errore nei confronti della legge di Dio. Ne siamo veramente incapaci! Come fare allora? Si tratta di imitare prontamente il Padre in ciò che più gli è proprio: il suo amore misericordioso e senza limiti.Gesù vuole farci “salire” con lui a Gerusalemme: egli non vuole che noi restiamo nella “pianura”. Vuole che siamo “perfetti come il nostro Padre”! So che nostro Padre sembra lontano: è probabilmente perché serbiamo un risentimento, una tentazione di collera, un rancore nei confronti di un fratello....e Dio attende che noi perdoniamo! Tale è la legge costante della misericordia: la riceviamo dal Padre nella misura in cui la professiamo con i nostri fratelli. Dio è vita e amore, e vuole che noi viviamo nell'amore.... ed è l’amore infinito che abita nei nostri cuori che ce ne rende capaci. "" Francesco, ormai confitto nella carne e nello spirito, con Cristo suIIa croce, non solo ardeva di amore serafico verso Dio, ma sentiva la sete stessa di Cristo crocifisso per la salvezza degli uomini. E siccome non poteva camminare, a causa dei chiodi sporgenti sui piedi, faceva portare attorno per città e villaggi quel suo corpo mezzo morto, per animare tutti gli altri a portare la croce di Cristo. Diceva ai frati: “ Incominciamo, fratelli, a servire il Signore Dio nostro, perché finora abbiamo combinato poco ”. FF1237.
PREGHIERA
Signore, Dio nostro, quando eravamo ancora tuoi nemici, Tu hai inviato il tuo Figlio unigenito per riconciliarci con te. Dona anche a noi di sapere fare il primo passo sulla via della riconciliazione con i fratelli, così da poter affrontare serenamente il giudizio che ci attende nei secoli dei secoli.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

Nessun commento:
Posta un commento