SAN FRANCESCO E IL VANGELO 27
VENERDI' 27 GENNAIO 2017
S.ANGELA MERICI-
MARCO 4, 26-34
L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
+ Dal Vangelo secondo Marco
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Vita Seconda di Tommaso da Celano 663
MEDITAZIONE
PREGHIERA
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
VENERDI' 27 GENNAIO 2017
S.ANGELA MERICI-
MARCO 4, 26-34
L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore+
Vita Seconda di Tommaso da Celano 663
Francesco ripeteva spesso che il vero frate minore non dovrebbe lasciar passare molto tempo, senza andare per l'elemosina. «E quanto è più nobile--diceva--un mio figlio, tanto più sia pronto ad andare, perché in tale modo accumula meriti ».
Vi era in un luogo un certo frate che non si prestava per la questua, ma valeva per quattro a tavola. Notando il Santo che era amico del ventre, partecipe del frutto, ma non della fatica, un giorno lo riprese così: «Va' per la tua strada, frate mosca, perché vuoi mangiare il sudore dei tuoi fratelli e rimanere ozioso nell'opera di Dio. Ti rassomigli a frate fuco, che lascia lavorare le api, ma vuole essere il primo a mangiare il miele ».
Quell'uomo carnale, vedendosi scoperto nella sua voracità, ritornò al mondo, che non aveva ancora abbandonato. Uscì dalla Religione e chi non aveva contato niente per la questua, non contò più nulla come frate. Chi valeva molti a tavola, finì per essere un pluridemonio.
MEDITAZIONE
La parola di Dio, umile semente che l'uomo può seminare, cresce per forza propria. Il Regno di Dio è frutto di questa crescita misteriosa, non della nostra azione umana. L'opera di Dio prevalica l'opera umana e si compie, sempre e comunque. La parola di Gesù "Voi siete la luce del mondo" si può applicare a molte vocazioni cristiane ma è particolarmente adatta a un santo come Francesco, santo che noi amiamo e imitiamo: lui è come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra. Ci aiuti, Francesco, a "vedere" Gesù negli affamati, negli assetati, negli stranieri, in coloro che sono senza vestiti, nei malati, nei carcerati....
Ci aiuti, Francesco, a guarire da ogni egoismo e cecità e a capire che,in loro, c 'è Gesù Cristo stesso.PREGHIERA
Signore, Dio nostro, la tua azione nel mondo spesso rimane nascosta, ed è facile, per noi, cedere allo scoraggiamento. Ravviva la nostra speranza, e donaci di veder germogliare il seme che Tu hai gettato sulla nostra terra. Per Gesù Cristo, nostro Signore.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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