SAN FRANCESCO E IL VANGELO 15
DOMENICA 15 GENNAIO 2017
II TEMPO ORDINARIO--proprio--
II TEMPO ORDINARIO--proprio--
GIOVANNI 1, 29-34
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore
Vita Seconda di Tommaso da Celano 650
Poiché abbiamo fatto cenno ai letti, viene a mente un altro episodio forse utile a ricordarsi.
Poiché abbiamo fatto cenno ai letti, viene a mente un altro episodio forse utile a ricordarsi.
Da quando convertito a Cristo aveva dimenticato volontariamente le cose terrene, il Santo non volle più coricarsi su un materasso, né avere sotto il capo un cuscino di piume. Né infermità né ospitalità offertagli da altri potevano infrangere questa barriera di severità.
Gli capitò però nell'eremo di Greccio, che, essendo ammalato agli occhi più del solito, fu costretto controvoglia a servirsi di un modesto cuscino. Durante la prima notte sul far del giorno, il Santo chiama il compagno e gli dice « Fratello, non ho potuto dormire questa notte e neppure stare in piedi a pregare. Mi trema il capo, si piegano le ginocchia e mi sento scosso in tutto il corpo come se avessi mangiato pane di loglio. Credo--aggiunse--che vi sia il diavolo in questo cuscino che ho sotto il capo. Toglilo via, perché non voglio più avere il diavolo sotto la testa».
Il frate cerca di consolare il Padre, che continua a lamentarsi sottovoce, e prende a volo il cuscino, che gli è stato gettato, per portarlo via. Sta per uscire, quando alI'improvviso perde la parola, ed è colto da tanto orrore e bloccato in tale modo che non riesce a muoversi dal luogo né ad articolare minimamente le braccia.
Poco dopo fu chiamato dal Santo, che si era accorto del fatto: fu così liberato e, tornato indietro, raccontò quello che gli era accaduto. «Ieri sera--gli disse il Santo-- mentre recitavo compieta, ho capito con tutta chiarezza che il diavolo stava per venire alla mia cella». E aggiunse: «Il nostro nemico è molto astuto e di sottile ingegno: non potendo nuocere dentro all'anima, offre materia di malcontento almeno al corpo».
Facciano bene attenzione quelli che dispongono cuscini da ogni lato, così da appoggiarsi sul soffice ovunque si rivoltino. Il diavolo segue volentieri la molta ricchezza, gode di stare vicino a letti di gran pregio, particolarmente quando non si è costretti da necessità e lo vieta l'ideale professato.
E al contrario l'antico serpente rifugge dall'uomo spoglio d'ogni cosa, sia perché sdegna la compagnia del povero, sia perché teme l'altezza della povertà. Se il frate riflette che sotto le piume c'è il diavolo, il suo capo sarà contento della paglia.
MEDITAZIONE
Giovanni Battista compie un gesto che non era nuovo: il battesimo nell'acqua. Già prima di lui, molti altri ebrei si preparavano alla venuta del messia con bagni rituali. Ma egli vi apporta una dimensione nuova: l'annuncio che il vero battesimo non è quello dell'acqua, ma dello Spirito. Per essere fedeli al Vangelo, non basta venire immersi nell'acqua battesimale, tanto meno quando ne siamo ancora incoscienti. Bisogna piuttosto lasciarsi invadere dalla novità e dal fuoco dello Spirito che, dopo il battesimo di Gesù, vuole posarsi su ogni uomo. Anche oggi lo spirito e la potenza di Giovanni vengono nella nostra anima per preparare la via al Signore e addolcire le asperità del nostro cuore. Importante, per noi, è seguire anche l'esempio dei Santi, per noi francescani l'esempio di san Francesco. "" Ora io ritengo che Francesco sia stato come uno specchio santissimo della santità del Signore e immagine della sua perfezione. Tutte le sue parole ed azioni hanno per così dire, un profumo divino. Chi le esamina con diligenza e le segue umilmente, raggiunge ben presto a questa scuola di saggezza la sua altissima sapienza. Per questo motivo, dopo avere premesso, anche se con stile dimesso e quasi di corsa, alcuni episodi riguardanti la sua persona, ritengo non superfluo aggiungere fra tanti qualche altro cenno, per esaltare il Santo e risvegliare il nostro amore intorpidito"". FF613.
PREGHIERA
O Padre,
che in Cristo,
agnello pasquale e luce delle genti,
chiami tutti gli uomini
a formare il popolo della nuova alleanza,
conferma in noi la grazia del battesimo
con la forza del tuo Spirito,
perché tutta la nostra vita
proclami il lieto annunzio del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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