SAN FRANCESCO E IL VANGELO 136DOMENICA 15 MAGGIO 2016PENTECOSTE—solennità--proprio
GIOVANNI 14,15-16. 23b-26
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1593
LA STROFA DEL PERDONO
1593 44. In quello stesso periodo, mentre giaceva malato, avendo già composte e fatte
cantare le Laudi, accadde che il vescovo di Assisi allora in carica, scomunicò il podestà della
città. Costui, infuriato, a titolo di rappresaglia, fece annunziare duramente questo bando: che
nessuno vendesse al vescovo o comprasse da lui alcunché o facesse dei contratti con lui. A tal
punto erano arrivati a odiarsi reciprocamente .
Francesco, malato com'era, fu preso da pietà per loro, soprattutto perché nessun
ecclesiastico o secolare si interessava di ristabilire tra i due la pace e la concordia. E disse ai
suoi compagni: « Grande vergogna è per noi, servi di Dio, che il vescovo e il podestà si odino
talmente l'un l'altro, e nessuno si prenda pena di rimetterli in pace e concordia ». Compose
allora questa strofa, da aggiungere alle Laudi:
Laudato si, mi Segnore,
per quilli ke perdonano per lo tuo amore
e sustengu enfirmitate et tribulacione.
Beati quilgli kel sosteranno in pace
ka da te, Altissimo, sirano coronati. Poi chiamò uno dei compagni e gli disse: « Vai, e di' al podestà da parte mia, che
venga al vescovado lui insieme con i magnati della città e ad altri che potrà condurre con sé
>>. Quel frate si avviò, e il Santo disse agli altri due compagni: « Andate, e cantate il Cantico di
frate Sole alla presenza del vescovo e del podestà e degli altri che sono là presenti. Ho fiducia
nel Signore che renderà umili i loro cuori, e faranno pace e torneranno all'amicizia e all'affetto
di prima ».
Quando tutti furono riuniti nello spiazzo interno del chiostro dell'episcopio, quei due
frati si alzarono e uno disse: « Francesco ha composto durante la sua infermità le Laudi del
Signore per le sue creature, a lode di Dio e a edificazione del prossimo. Vi prego che stiate a
udirle con devozione ». Così cominciarono a cantarle. Il podestà si levò subito in piedi, e a
mani giunte, come si fa durante la lettura del Vangelo, pieno di viva devozione, anzi tutto in
lacrime, stette ad ascoltare attentamente. Egli aveva infatti molta fede e venerazione per
Francesco.
Finito il Cantico, il podestà disse davanti a tutti i convenuti: « Vi dico in verità, che non
solo a messer vescovo, che devo considerare mio signore, ma sarei disposto a perdonare
anche a chi mi avesse assassinato il fratello o il figlio ». Indi si gettò ai piedi del vescovo,
dicendogli: « Per amore del Signore nostro Gesù Cristo e del suo servo Francesco, eccomi
pronto a soddisfarvi in tutto, come a voi piacerà ».
Il vescovo lo prese fra le braccia, si alzò e gli rispose: « Per la carica che ricopro dovrei
essere umile. Purtroppo ho un temperamento portato all'ira. Ti prego di perdonarmi ». E così
i due si abbracciarono e baciarono con molta cordialità e affetto.
I frati ne restarono molto colpiti, constatando la santità di Francesco, poiché si era
realizzato alla lettera quanto egli aveva predetto della pace e concordia di quelli. Tutti coloro
che erano stati presenti alla scena e avevano sentito quelle parole, ritennero la cosa un grande
miracolo, attribuendo ai meriti di Francesco che il Signore avesse così subitamente toccato il
cuore dei due avversari. I quali, senza più ricordare gli insulti reciproci, tornarono a sincera
concordia dopo uno scandalo così grave.
E noi, che siamo vissuti con Francesco, testimoniamo che ogni qual volta egli
predicesse: « Questa cosa è così, sarà così », immancabilmente si realizzava alla lettera. E ne
abbiamo visto con i nostri occhi tanti esempi, che sarebbe lungo scrivere e narrare.
MEDITAZIONE
Un cristiano non può accontentarsi di parole, deve concretizzare il suo amore per il Cristo osservando i suoi comandamenti, vivendo come Lui ha vissuto. Per questo abbiamo bisogno dello Spirito Santo che ci insegna il vero modo di amare, facendoci sperimentare la comunione in cui siamo immersi: Gesù nel Padre suo, noi in Lui e Lui in noi. Ci renderà simili a Lui e porterà a compimento la volontà del Padre, perchè farà l'uomo a immagine e somiglianza di Dio. Fin d'ora, possiamo dialogare con Lui come con un amico perchè lo Spirito colma il vuoto che separa Dio dall'uomo....e la forza dell'amore che riceviamo ci permette di essere in comunione con Lui, e missionari della “Buona Novella” amando con lo stesso amore di Dio che custodiamo nei nostri cuori. Francesco, “......tutto acceso dalla forza fiammeggiante dello Spirito di Cristo, cominciò, come un altro Elia, a farsi appassionato predicatore della verità; cominciò ad avviare alcuni alla giustizia perfetta; cominciò ad avviare tutti gli altri a penitenza. Non erano, i suoi, discorsi vani o degni di riso: erano pieni della forza dello Spirito Santo; erano tali che penetravano nel profondo del cuore: suscitavano perciò, forte stupore negli ascoltatori e piegavano, con la loro forza e la loro efficacia, la mente degli ostinati”. FF1340. Essere custodi dell'amore di Dio, ecco un'esperienza travolgente!
PREGHIERA
O Padre, che nel mistero della Pentecoste
santifichi la tua Chiesa
in ogni popolo e nazione,
diffondi sino ai confini della terra
i doni dello Spirito Santo,
e continua oggi, nella comunità dei credenti,
i prodigi che hai operato
agli inizi della predicazione del Vangelo. Per Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen