SAN FRANCESCO E IL VANGELO 314
SABATO 10 NOVEMBRE 2018
S.LEONE MAGNO-memoria-
S.LEONE MAGNO-memoria-
LUCA 16, 9-15
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
Parola del Signore.
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+DAL TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO XIV
CIECHI, SORDI E MUTI
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134. Un cieco di Spello, dinnanzi alla tomba del sacro Corpo, ritrovò la vista, da lungo tempo perduta.
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134. Un cieco di Spello, dinnanzi alla tomba del sacro Corpo, ritrovò la vista, da lungo tempo perduta.
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135. A Poggibonsi, diocesi di Firenze, una donna cieca spinta da una visione, cominciò a far visita a un oratorio del beato Francesco. Essa, condotta là, mentre stava supplichevole prostrata davanti all'altare, all'improvviso, riacquistò la vista e poté tornare senza guida a casa sua.
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MEDITAZIONE
“Non potete servire a Dio e a mammona”. I continui errori dell’uomo moderno, che si ripercuotono su scala mondiale, giustificano pienamente l’avvertimento che il Signore ci dà, senza usare mezzi termini, riguardo il denaro. Perché il denaro è così pericoloso? Perché colui che se lo procaccia con successo si ritrova solo, con se stesso e con tutte le preoccupazioni che il suo denaro gli dà. È preoccupato delle porte che il denaro sembra aprirgli; pensa ad assicurazioni e conti in banca; il suo domani gli si presenta al sicuro da ogni problema. Gli piacerebbe poter dire a se stesso: “Hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia” (Lc 12,19). Ma Dio è ormai per lui un’idea priva di ogni importanza. Tutte le preoccupazioni e le gioie della sua esistenza non tengono più conto di Dio. Francesco era consapevole dei pericoli che corre chi possiede il denaro e voleva che anche i suoi frati vivessero il Vangelo senza problemi: per questo nella "Regola non Bollata" scrisse:
""FF28 1 Il Signore comanda nel Vangelo: "Attenzione, guardatevi da ogni malizia e avarizia" (Lc 12,15 e 21,34); 2 e: "Guardatevi dalle preoccupazioni di questo mondo e dalle cure di questa vita". 3 Perciò, nessun frate, ovunque sia e dovunque vada, in nessun modo prenda con sé o riceva da altri o permetta che sia ricevuta pecunia o denaro, né col pretesto di acquistare vesti o libri, né per compenso di alcun lavoro, insomma per nessuna ragione, se non per una manifesta necessità dei frati infermi; poiché non dobbiamo avere né attribuire alla pecunia e al denaro maggiore utilità che ai sassi.
4 E il diavolo vuole accecare quelli che li desiderano e li stimano più dei sassi. 5 Badiamo, dunque, noi che abbiamo lasciato tutto (Cfr. Mt 19,27), di non perdere, per sì poca cosa, il regno dei cieli.
6 E se troveremo in qualche luogo del denaro, non curiamocene, come della polvere che si calpesta, poiché è vanità delle vanità e tutto è vanità (Qo 1,2)....""
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PREGHIERA
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria
nella vita e nella morte del vescovo san Martino,
rinnova in noi i prodigi della tua grazia,
perché né morte né vita
ci possano mai separare dal tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria
nella vita e nella morte del vescovo san Martino,
rinnova in noi i prodigi della tua grazia,
perché né morte né vita
ci possano mai separare dal tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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