SAN FRANCESCO E IL VANGELO 12
SABATO 12 GENNAIO 2019
S.BERNARDO DA CORLEONE
S.BERNARDO DA CORLEONE
GIOVANNI 3,22-30
L’amico dello sposo esulta di gioia alla voce dello sposo.
L’amico dello sposo esulta di gioia alla voce dello sposo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava.
Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano, e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui».
Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
Parola del Signore
+DALLE FONTI
Vita Seconda di Tommaso da Celano 648
Vita Seconda di Tommaso da Celano 648
Insegnava a cercare nei libri la testimonianza del Signore, non il valore materiale; l'edificazione non la bellezza. In ogni caso voleva che se ne avessero pochi e fossero sempre a disposizione dei frati che ne avessero bisogno. Un ministro gli chiese licenza di tenere alcuni libri lussuosi e molto costosi. Si sentì rispondere: «Per i tuoi libri non voglio perdere il libro del Vangelo, che ho promesso di osservare. Tu farai come vorrai, ma non voglio che stendi un tranello con il mio permesso ».
MEDITAZIONE
Giovanni Battista ci rivela come lavorare alle nozze di Gesù con la sua Chiesa, e vi svela il segreto della sua gioia: “Egli deve crescere e io invece diminuire”. Giovanni Battista è tutta la vocazione della Chiesa e dunque la nostra vocazione. Indicare Gesù, l’Agnello di Dio. Riconoscerlo in mezzo a noi. Farsi da parte davanti a lui, e ripetere: Convertitevi perché il regno di Dio è vicino! Quanto era riconoscente, Francesco, per la divina misericordia! Misericordia che Dio riversava su di lui con grande abbondanza. ""Mentre un giorno Francesco implorava con più ardente fervorela misericordia di Dio, il Signore gli fece capire che fra poco gli avrebbe rivelato cosa dovesse fare. Da quell’istante si trovò così ricolmo di gioia, che non si sapeva tenere dal manifestare alla gente, anche senza volerlo,qualche sentore del suo segreto. "". FF1410.
PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
che nel Natale del Redentore
hai fatto di noi una nuova creatura,
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha congiunto per sempre a sé la nostra umanità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Dio onnipotente ed eterno,
che nel Natale del Redentore
hai fatto di noi una nuova creatura,
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha congiunto per sempre a sé la nostra umanità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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