SAN FRANCESCO-dalla vita al Vangelo 32
VENERDI' 1 FEBBRAIO 2019
S.TRIFONE
S.TRIFONE
MARCO 4,26-34
L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1898
1898 Onde, compiuta la predica, egli trasse santo Francesco da parte e dissegli: «O padre, io vorrei ordinare teco della salute dell' anima mia ». Rispuose santo Francesco: « Piacemi molto; ma va' istamani e onora gli amici tuoi che t' hanno invitato alla festa e desina con loro, e dopo desinare parleremo insieme quanto ti piacerà ». Vassene adunque messere Orlando a desinare, e dopo desinare torna a santo Francesco, e sì ordina e dispone con esso lui i fatti dell' anima sua pienamente. E in fine disse questo messere Orlando a santo Francesco: « Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama il monte della Vernia, lo quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera vita solitaria. S' egli ti piacesse, volentieri lo ti donerei a te e a' tuoi compagni per salute dell' anima mia ». Udendo santo Francesco così liberale profferta di quella cosa ch' egli desiderava molto, ne ebbe grandissima allegrezza, e laudando e ringraziando in prima Iddio e poi il predetto messere Orlando, sì gli disse così: « Messere, quando voi sarete tornato a casa vostra, io sì manderò a voi de' miei compagni e voi sì mostrerete loro quel monte; e s' egli parrà loro atto ad orazione e a fare penitenza, insino a ora io accetto la vostra caritativa profferta ». E detto questo, santo Francesco si parte: e compiuto ch'egli ebbe il suo viaggio, sì ritornò a Santa Maria degli Agnoli; e messere Orlando similmente, compiuta ch' egli ebbe la solennità di quello corteo, sì ritornò al suo castello che si chiamava Chiusi, il quale era presso alla Vernia a uno miglio.
MEDITAZIONE
La Parola di Dio, umile semente che l'uomo può seminare, cresce per forza propria. Il Regno di Dio è frutto di questa crescita misteriosa, non della nostra azione umana; ma, per ognuno di noi, è anche frutto della fede che abbiamo. Bisogna avere fede per accogliere la Parola di Dio che promette la vita eterna. E' l'obbedienza alla Parola che ci chiama a passare attraverso le prove e attraverso la morte, seguendo il Figlio unigenito. Seguiamo l'esempio di Francesco:ora tocca a noi essere buoni collaboratori di Dio. Anche noi, a imitazione di Gesù, e di Francesco che è vissuto alla sua sequela, dobbiamo incarnarci nella situazione di chi non capisce o non riesce a convertirsi rapidamente ricordandoci che un tempo eravamo anche noi nelle medesime condizioni e forse lo siamo ancora. L'evangelizzatore deve agire come Gesù. Egli vuole la conversione di tutti: il suo atteggiamento è dettato dalla misericordia e dalla compassione. Egli si rivolge a tutti, buoni e cattivi, disposti e indispostiperché vuole che tutti siano salvati. Diceva san Francesco: “[99] Ammonisco anche ed esorto gli stessi frati che, nella loro predicazione, le loro parole siano ponderate e caste, a utilità e a edificazione del popolo, annunciando ai fedeli i vizi e le virtù, la pena e la gloria con brevità di discorso, poiché il Signore sulla terra parlò con parole brevi.
Domandiamo al Signore che ci assista continuamente, che apra il nostro spirito ad accogliere in pieno la sua luce in modo da poter attirare quelli che ne sono in ricerca. L’apertura al mondo diventato pagano e l’accoglienza di coloro che si sono allontanati farà in modo che essi possano nutrirsi dei frutti di vita eterna. La salvezza è aperta a tutti.
PREGHIERA
Signore, Dio nostro, la tua azione nel mondo spesso rimane nascosta, ed è facile, per noi, cedere allo scoraggiamento. Ravviva la nostra speranza, e donaci di veder germogliare il seme che Tu hai gettato sulla nostra terra. Per Gesù Cristo, nostro Signore.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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