mercoledì 9 gennaio 2019

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 10 GENNAIO 2019



SAN FRANCESCO E IL VANGELO 10
GIOVEDI' 10 GENNAIO 2019
S.FRANCESCA SALESIA
LUCA 4,14-22a
Oggi si è adempiuta questa Scrittura.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: 
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». 
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Parola del Signore
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1893
CAPITOLO LII
Della visione di frate Giovanni della Vernia, dove egli conobbe tutto l' ordine della santa Trinità.
1894 Il sopraddetto frate Giovanni della Vernia, imperò che perfettamente aveva annegato ogni diletto e consolazione mondana e temporale, e in Dio aveva posto tutto il suo diletto e tutta la sua speranza, la divina bontà gli donava maravigliose consolazioni e revelazioni, e spezialmente nelle solennità di Cristo; onde appressandosi una volta la solennità della Natività di Cristo, nella quale di certo egli aspettava consolazione da Dio della dolce umanità di Gesù, lo Spirito santo gli mise nello animo suo sì grande ed eccessivo amore e fervore della carità di Cristo, per la quale egli s' era aumiliato a prendere la nostra umanità, che veramente gli parea che l' anima gli fusse tratta del corpo e ch' ella ardesse come una fornace. Lo quale ardore non potendo sofferire, s' angosciava e struggevasi tutto quanto e gridava ad alta voce, imperò che per lo impeto dello Spirito santo e per lo troppo fervore dello amore non si potea contenere del gridare. E in quell' ora che quello smisurato fervore, gli venia con esso sì forte e certa la speranza della sua salute, che punto del mondo non credea che, se allora fusse morto, dovesse passare per lo purgatorio. E questo amore gli durò bene da sei mesi, benchè quello eccessivo fervore non avesse così di continovo, ma gli venia a certe ore del dì.
E in questo tempo poi ricevette maravigliose visitazioni e consolazioni da Dio; e più volte fu ratto, siccome vide quel frate il quale da prima iscrisse queste cose. Tra le quali, una notte fu sì elevato e ratto in Dio, che vide in lui creatore tutte le cose create e celestiali e terrene e tutte le loro perfezioni e gradi e ordini distinti. E allora conobbe chiaramente come ogni cosa creata si presentava al suo Creatore, e come Iddio è sopra e dentro e di fuori e dallato a tutte le cose create. Appresso conobbe uno Iddio in tre persone e tre persone in uno Iddio, e la infinita carità la quale fece il Figliuolo di Dio incarnare per obbidienza del Padre. E finalmente conobbe in quella visione siccome nessuna altra via era, per la quale l'anima possa andare a Dio e avere vita eterna, se non per Cristo benedetto, il quale è via e verità e vita dell'anima.
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.
MEDITAZIONE
Cristo Gesù si presenta con una missione e un'identità chiare: è la Pienezza di quanti sono vuoti, colpiti dal male del peccato; la gioia di quanti non hanno gioia . Tale chiarezza esige la nostra accoglienza o il nostro rifiuto. Se apriamo l'esistenza all'Amore che trasforma i cuori, siamo orientati, come ci ricorda san Paolo, a discernere il nostro compito all'interno e al servizio dell'unico corpo ecclesiale, la cui bellezza risiede nella varietà dei compiti e delle vocazioni: non "tutti" siamo chiamati a servire allo stesso modo, ma ad acconsentire all'unica verità, al "solo Spirito" (1Cor 12,13), che ci dà la forza, l'aiuto, per evitare le tenebre dello sconforto. Gesù non commenta il testo, ma ne annuncia il compimento: “Oggi “ inizia il tempo della salvezza. Non solo l'inizio del discorso in quel sabato, ma l'inizio effettivo del ministero di Gesù Cristo e quindi della salvezza: la parola scritta del profeta era una promessa che ora si compie con l'arrivo di Gesù. La stessa parola che rende presente l'oggi inaugurato da Gesù a Nazareth: per questo diventa importante mettersi in ascolto. E' nel silenzio che l'uomo deve ascoltare...Per avanzare nelle vie di Dio è necessario far tacere tutto in noi e porsi di fronte alla grandezza di Dio, che preferisce sopra ogni cosa il silenzio dell'amore. Convertirsi significa cambiare mentalità , lasciando perdere tutto ciò che non ci porta a Dio. La vita è un soffio che non ritorna...non sprechiamola! Nel silenzio interiore cerchiamo di incontrare Cristo Signore. San Francesco “(FF1094) voleva che i frati osservassero il silenzio indicato dal Vangelo, cioè che in ogni circostanza evitassero accuratamente ogni parola oziosa, di cui nel giorno del giudizio dovranno rendere ragione.
Se trovava qualche frate incline ai discorsi inutili, lo redarguiva con asprezza, affermando che il modesto tacere custodisce la purezza del cuore e non è virtù da poco, se è vero, come dice la Scrittura, che morte e vita si trovano in potere della lingua, intesa come organo non del gusto, ma della parola”.

PREGHIERA
Ti rendiamo grazie, o Dio, Padre nostro, per il Cristo tuo Figlio: in Lui tutte le promesse sono divenute “sì” e, grazie a Lui, noi possiamo rispondere il nostro “amen” alla tua chiamata. Concedi a noi, Padre, di essere una cosa sola in tuo Figlio, nostro Signore.

“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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