SAN FRANCESCO E IL VANGELO 279
SABATO 6 OTTOBRE 2018
S.MARIA FRANCESCA-
S.MARIA FRANCESCA-
LUCA 10,17-24
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola del Signore
+DAL TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO XII
DONNE LIBERATE DAI PERICOLI DEL PARTO,
E DI COLORO CHE NON OSSERVAVANO LA FESTA DEL SANTO
DONNE LIBERATE DAI PERICOLI DEL PARTO,
E DI COLORO CHE NON OSSERVAVANO LA FESTA DEL SANTO
918
96. Nelle vicinanze di Roma, c'era una donna di nome Beatrice, ormai vicina al parto; essa portava in seno già da quattro giorni il feto morto ed era tormentata da infinite sofferenze e da lancinanti dolori. Il feto morto conduceva anche la madre alla morte, e non essendo ancora stato espulso, metteva in pericolo la madre. La donna si affidò all'aiuto dei medici, ma ogni tentativo fallì e ogni umano rimedio si rivelò inutile. In tal modo l'antica maledizione del peccato ricadeva gravemente su di lei e, divenuta tomba della sua creatura, essa stessa si avvicinava alla tomba. Ma essa mandò qualcuno a raccomandarla devotamente ai frati minori e piena di speranza, domandò supplicando qualche reliquia di san Francesco. Avvenne per divino volere che si trovasse un pezzetto del cordone, di cui talvolta il Santo si era cinto. Appena la corda fu data alla sofferente, ogni dolore disparve come d'incanto; il feto morto, causa di morte, fu espulso, e tornò la primitiva salute.
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MEDITAZIONE
La gioia più grande, per noi, deriva dallo scoprire di essere conosciuti e amati da Dio. Troppe volte facciamo l'esperienza dell'essere dimenticati e - in fondo - la più grande paura della nostra vita consiste nel non essere ricordati, cioè non amati. Per questo motivo la più bella notizia che ci viene dal Vangelo è proprio il sapere che ognuno di noi è conosciuto e prezioso agli occhi di Dio, che il nostro nome è scritto sul palmo della sua mano e che mai saremo dimenticati. Noi siamo la gioia di Dio e il nostro nome, il nostro destino, è scritto nel cuore stesso di Dio! Lui ci ama! L’amore è l’essenza, il centro della vita cristiana, e la preghiera ne è il respiro. E' Gesù che ci parla della preghiera. Gesù guida i suoi discepoli insegnando loro ad esprimersi nella preghiera, a vivere nella Divina Volontà e a desiderare che il Padre sia amato da tutti.
Consapevoli dei rischi che corriamo ogni giorno, preghiamo Dio di guidarci attraverso tutte le prove e tutte le tentazioni, facciamolo attraverso la mediazione della Vergine Maria e del Rosario, per essere sempre disponibili all’azione dello Spirito santo….come Maria….come Francesco.... che era un uomo che pregava continuamente dopo essersi messo alla sequela di Cristo con la stessa fedeltà di Maria. . Egli gustava l'intima dolcezza e l'insondabile significato della parola PADRE. Sì, perché Dio è nostro Padre, e lo è per dono, dono di un Amore che stentiamo a comprendere ma che ci fa esistere per l’Eternità. Nel silenzio, Francesco si immergeva in questa realtà, sussurrava il suo nome, facendolo emergere dalle profondità del suo cuore…..e il silenzio si faceva pienezza di quel mistero che non si riesce ad afferrare.
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PREGHIERA
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti:
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti:
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen Amen

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