SAN FRANCESCO E IL VANGELO 297
MERCOLEDI' 24 OTTOBRE 2018
S.ANTONIO M.CLARET
S.ANTONIO M.CLARET
LUCA 12,39-48
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore
DAL TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO XIV
CIECHI, SORDI E MUTI
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116. In un convento di Napoli, a un frate di nome Roberto, che era cieco da moltissimi anni, discese sugli occhi una pellicola di carne che gli impediva ogni movimento ed uso delle palpebre. Erano una volta là convenuti moltissimi frati forestieri, in partenza per diverse parti del mondo e il beato padre Francesco, esempio e specchio di santa obbedienza, per rincuorarli al viaggio con la forza di un nuovo miracolo, risanò il predetto frate alla loro presenza nel modo seguente. Una notte frate Roberto giaceva ormai ridotto in fin di vita, e già gli era stata raccomandata l'anima, quando alI'improvviso gli si presentò il beato Francesco con tre frati, insigni per la loro santità, ossia sant'Antonio, frate Agostino e frate Giacomo d'Assisi. Essi che l'avevano imitato in vita in ogni perfezione, ora lo seguivano con altrettanto ardore dopo morte. Il Santo, preso in mano un coltello, tagliò via dall'occhio la carne superflua, restituì la vista all'ammalato, e lo allontanò dalle fauci della morte, dicendogli: a Figlio mio Roberto, la grazia che ti ho fatto, è un segno per i frati che stanno per andare verso lontani paesi, che io li precederò dirigendo i loro passi. Vadano dunque,--continuò--, e compiano con alacre animo l'obbedienza loro ingiunta. Godano i figli dell'obbedienza, soprattutto quelli che, lasciando il proprio suolo, dimenticano la patria terrena perché hanno una guida capace e un sollecito precursore ".
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MEDITAZIONE
L'egoismo tenta di infiltrarsi nei nostri pensieri e sempre è necessaria la lotta per respingerlo, sempre dobbiamo, come scrive san Paolo, liberarci dalla schiavitù del peccato per metterci al servizio di Dio, diventare "servi della giustizia". E' un servizio libero, ma esigente, dell'esigenza del vero amore. Il servizio svolto nella carità riempie il cuore di una pura gioia, perché ognuno non pensa a gioire ma a dare gioia agli altri, a darsi da fare in ogni modo per rendere più facile la gioia di tutti. Così chi è posto in autorità adempie la volontà del Signore.
"A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più". Sono parole che fanno capire il desiderio di Dio: egli ci dà molto per ricevere molto, vuole che portiamo frutto e che il nostro frutto rimanga. San Francesco non era mai contento delle sue opere, credeva di dover fare sempre più per dare gloria Dio. ""...pur dovendo, a causa della malattia, temperare necessariamente l'antico rigore, diceva: "Cominciamo, fratelli, a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo fatto poco o nessun profitto!". Non lo sfiorava neppure il pensiero di aver conquistato il traguardo e, perseverando instancabile nel proposito di un santo rinnovamento, sperava sempre di poter ricominciare daccapo. Voleva rimettersi al servizio dei lebbrosi ed essere vilipeso, come un tempo; si proponeva di evitare la compagnia degli uomini e rifugiarsi negli eremi più lontani, affinché, spogliato di ogni cura e deposta ogni sollecitudine per gli altri, non ci fosse tra lui e Dio che il solo schermo della carne."" FF500.
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PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Dio onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
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