lunedì 29 ottobre 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 28 OTTOBRE 2018

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SAN FRANCESCO E IL VANGELO 301
DOMENICA 28 OTTOBRE 2018
MARCO 10,46-52
Rabbunì, che io veda di nuovo!
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore
Leggenda Minore di San Bonaventura: FF 1378-1379
1378 L'uomo santo e umile si sforzava con ogni diligenza di nascondere quei sacri sigilli; piacque, tuttavia, al Signore, a propria gloria, di mostrare per mezzo di essi alcune evidenti meraviglie, affinché la potenza occulta di essi si rivelasse palesemente per chiari segni ed egli risplendesse come astro fulgentissimo fra le dense tenebre del secolo oscuro.
1379 Per esempio, nel territorio intorno al predetto monte della Verna, prima che il Santo vi avesse soggiornato, di solito una violenta tempesta, provocata da una nube fosca che si alzava dalla montagna stessa, distruggeva i raccolti. Ma dopo quella beata apparizione, non senza ammirazione e gioia degli abitanti, la grandine consueta scomparve: anche l'aspetto stesso del cielo, divenuto sereno in maniera inusitata, dichiarava così l'eccellenza di quella visione celeste e la potenza delle stimmate, che proprio là erano state impresse .

MEDITAZIONE
Bartimeo è esempio per ognuno di noi, esempio del credente che chiede e che prega. Attorno a lui tutto è buio non vede chi passa, non riconosce chi gli sta vicino, non distingue né i volti né gli atteggiamenti. Ma quel giorno fu diverso. Sentì il rumore della folla che si avvicinava. E nel buio della sua vita e delle sue percezioni, intuì una presenza: "ha sentito che c'era Gesù...", nota l'evangelista. Anche il secolo in cui è vissuto Francesco era un secolo oscuro e pieno di tenebre, eppure Francesco ha “sentito” la voce del Signore e Gli ha aperto il suo cuore. Ciò che Dio è per natura, noi lo siamo per grazia. Lo Spirito fa zampillare nel nostro cuore e fiorire sulle nostre labbra la stessa parola che pronunciava con tanto amore Gesù: “ABBA’ “ ! E’ per mezzo di Gesù che impariamo a conoscere il Padre. La parola “Abbà” è l’eredità dei piccoli che sanno vivere di dono, di amore e di grazia. Per amore di Gesù, per l’amore che Dio Padre riversa nei nostri cuori, diamo ai nostri giorni un senso e un compimento alla nostra vita,…come Francesco !

PREGHIERA
O Dio, luce ai ciechi e gioia ai tribolati,
che nel tuo Figlio unigenito
ci hai dato il sacerdote giusto e compassionevole
verso coloro che gemono nell’oppressione e nel pianto,
ascolta il grido della nostra preghiera:
fa’ che tutti gli uomini riconoscano in lui
la tenerezza del tuo amore di Padre
e si mettano in cammino verso di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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