SAN FRANCESCO E IL VANGELO 160
SABATO 9 GIUGNO 2018
CUORE IMMACOLATO DI MARIA-memoria-proprio-
CUORE IMMACOLATO DI MARIA-memoria-proprio-
LUCA 2,41-51
Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.
Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzareth e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.
Parola del Signore
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1614
GIOIA DEL SANTO VICINO ALLA MORTE
1614 64. Nei giorni in cui Francesco, appena tornato dal luogo di Bagnara, giaceva gravemente infermo nel palazzo vescovile di Assisi, gli abitanti della città, temendo che, se il Santo venisse a morire di notte, i frati ne asportassero segretamente la salma per deporla in un'altra città, deliberarono che delle scolte vigilassero attentamente ogni notte fuori e tutto intorno le mura del palazzo.Francesco, nelle gravi condizioni in cui si trovava, per dare conforto al suo spirito
onde non venisse meno a causa delle aspre e diverse infermità si faceva cantare spesso durante il giorno dai compagni le Laudi del Signore, che lui stesso aveva composto, parecchio tempo prima, durante la sua malattia. Le faceva cantare anche di notte, per dare un po' di sollievo alle scolte che vigilavano su di lui fuori del palazzo. Frate Elia, vedendo che Francesco, in mezzo a così atroci sofferenze, attingeva dal canto coraggio e gaudio nel Signore, un giorno osservò: « Carissimo fratello, io sono assai edificato e consolato per la gioia che provi e manifesti ai tuoi compagni in questa dura
sofferenza e malattia. Gli abitanti di questa città ti venerano come santo in vita e in morte, certamente. Però, siccome sono convinti che a causa di questa grande e incurabile infermità tra poco hai da morire, sentendo risuonare queste Laudi potrebbero pensare o dire fra sé:--Com'è possibile che uno, vicino a morire, esprima così viva letizia? Farebbe meglio a pensare alla morte!--». Francesco gli rispose: « Ricordi la visione che avesti presso Foligno? Mi dicevi allora
che uno ti aveva rivelato che mi restavano da vivere soltanto due anni. Ebbene, anche prima che tu avessi quella visione, per grazia dello Spirito Santo che suggerisce al cuore dei suoi fedeli ogni cosa buona e la pone sulla loro bocca, di frequente io pensavo alla mia fine, giorno e notte. Ma dall'ora che ti fu comunicata quella rivelazione, ogni giorno mi sono preoccupato di prepararmi alla morte ».Poi in un impeto di fervore continuò: « Fratello, lascia che io goda nel Signore e nelle sue Laudi in mezzo ai miei dolori, poiché, con la grazia dello Spirito Santo, sono Cosi strettamente unito al mio Signore che, per sua misericordia posso ben esultare nell'Altissimo!».
MEDITAZIONE
Nessun Santo fu immagine di Cristo quanto san Francesco d’Assisi. Ora, tra Gesù e Maria v’è la più stretta unione immaginabile. Dunque, tra san Francesco e la Madonna vi fu l’unione più stretta possibile tra anime sante. Fu il più tenero figlio di Maria : tutte le sue azioni si diressero nella luce di Gesù e Maria. San Bonaventura, nella sua vita di san Francesco dice:
«E accomodata la chiesa di san Pietro, Francesco se ne andò al luogo detto Porziuncola, dove era una chiesetta dedicata alla beata Vergine Maria…
La quale chiesa, quando Francesco la vide così in rovina, per la grande devozione che egli aveva per la Signora del mondo, pensò di restaurarla, e per la quale cosa vi dimorò continuamente…
«Facendo il servo di Dio, Francesco, dimora nella chiesa della Madre di Dio, piangendo verso di lei, continuamente, con grande devozione, orava che ella si degnasse di farsi ed essere la sua avvocata. Onde, per i meriti di Maria, egli prese in sé lo spirito di perfezione e di vita evangelica» (Leg. Major, c. 3).
Come antifona ai salmi scrisse questa preghiera: “Santa Maria Vergine, non vi è alcuna simile a te, nata nel mondo, fra le donne, figlia e ancella dell'altissimo Re, il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo; prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le virtù dei cieli, e con tutti i santi, presso il tuo santissimo Figlio diletto, nostro Signore e Maestro. Gloria al Padre .FF281
PREGHIERA
O Dio, che hai preparato una degna dimora dello Spirito Santo nel cuore della beata Vergine Maria, per sua intercessione concedi anche a noi, tuoi fedeli, di essere tempio vivo della tua gloria.Te lo chiediamo per Gesù Cristo, nostro Signore.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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