SAN FRANCESCO E IL VANGELO 161
DOMENICA 10 GIUGNO 2018
MARCO 3, 20-35
Satana è finito.
Satana è finito.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore
+DALLA LEGGENDA PERUGINA 1612
FRATE MOSCA, IL PARASSITA
1612 62. Fu volontà di Francesco, da lui espressa più volte, che un frate non dovesse stare lungo tempo senza andare alI'elemosina, per non lasciarsi penetrare dalla vergogna. Più un frate era stato di condizione elevata nel secolo, più Francesco era edificato e felice nel vederlo uscire per mendicare e accudire a compiti umili, per il buon esempio che dava. Così si soleva fare nel tempo antico. Appunto nei primordi dell'Ordine, quando i frati dimoravano presso Rivotorto, c'era uno di loro che poco pregava, non lavorava e si rifiutava di andare alla cerca perché si vergognava: mangiava forte, però. Considerando una simile condotta, Francesco capì con la luce dello Spirito Santo che quello era un uomo carnale. E gli rivolse queste parole: « Va' per la tua strada, fratello Mosca! Tu vuoi mangiare il lavoro dei tuoi fratelli, ma sei ozioso nel servizio di Dio. Sei come il fuco, che non lavora né raccoglie, e divora il frutto della fatica delle api operose ». Quel tale se ne andò per la sua strada, senza nemmeno chiedere scusa, da quell'uomo carnale che era.
MEDITAZIONE
La legge fondamentale del Regno di Dio è l'amore. Amare come vuole l'unico Dio, Signore di tutti gli uomini, è donarsi totalmente a Lui e trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi. L'uomo è un pellegrino alla ricerca del proprio cuore, del proprio essere più profondo. Là Dio ci viene incontro, e soltanto a partire di là potremo a nostra volta andare incontro agli uomini. Questo significa creare in noi un amore che incendi il mondo. Imparare ad amare Dio e il prossimo è l'unico impegno della nostra vita ! Dio mostra di amare gli uomini fino al suo stesso annientamento. Anche noi possiamo e dobbiamo fare lo stesso: amare Dio e i fratelli fino al nostro stesso annientamento. San Francesco ci è riuscito: si è dato totalmente a Dio e al prossimo. “ ….avendo con la preghiera intima e la frequente contemplazione raggiunta una straordinaria familiarità con Dio, bramava sapere che cosa di lui e in lui potesse essere più gradito all'eterno Re”. FF479. Ci siamo resi conto che si diventa ciò che si ama? Amiamo abbastanza per lasciarci trasformare in tanti Gesù?....in tanti san Francesco?...in tante fiaccole d'amore ?
PREGHIERA
O Padre, che hai mandato il tuo Figlio
a liberarci dalla schiavitù di satana,
sostienici con le armi della fede,
perché nel combattimento quotidiano contro il maligno
partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
O Padre, che hai mandato il tuo Figlio
a liberarci dalla schiavitù di satana,
sostienici con le armi della fede,
perché nel combattimento quotidiano contro il maligno
partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

Nessun commento:
Posta un commento