martedì 5 giugno 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 4 GIUGNO 2018


SAN FRANCESCO E IL VANGELO 155
LUNEDI' 4 GIUGNO 2018
S.FRANCESCO CARACCIOLO
MARCO 12,1-12
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: 
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
Parola del Signore
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1609
I CAVALIERI INVITATI A MENDICARE
1609 59. Dopo un soggiorno a Siena e a Celle di Cortona, venne Francesco presso la chiesa della Porziuncola, e di qui si recò poi nel luogo di Bagnara, sopra la città di Nocera, per dimorarvi. Colà era stata appena costruita una casa per i frati, e il Santo vi abitò molti giorni.Il suo stato si aggravò sensibilmente, avendo cominciato ad enfiarsi per l'idropisia i suoi piedi e anche le gambe. Quando gli assisani ne furono informati, mandarono in gran fretta a Bagnara dei cavalieri, con l'incarico di ricondurre il Santo ad Assisi, nel timore che venisse a morire lontano ed altri s'impossessassero del suo santo corpo. Mentre dunque riconducevano il malato, la comitiva fece una sosta per il desinare in un borgo del contado di Assisi. Francesco con i compagni si fermò nella casa d'un uomo del paese, che lo ricevette con molta gioia e affetto. Intanto, i cavalieri giravano per il borgo, per comprarsi delle provviste, ma non trovarono nulla. Tornati da Francesco, gli dissero in tono di scherzo: « Fratello, è necessario che ci diate delle vostre elemosine, poiché non ci riesce di trovare nulla da acquistare ». Francesco replicò loro con grande slancio spirituale: « Non avete trovato niente proprio perché confidate nelle vostre mosche, cioè nel denaro, e non in Dio. Ma tornate per le case dove siete passati per fare le compere, e senza vergognarvi domandate l'elemosina per amor di Dio. Il Signore ispirerà quelle persone, e riceverete in abbondanza ». Quelli andarono e chiesero l'elemosina, come aveva raccomandato il padre santo.Uomini e donne diedero loro generosamente e con la gioia più viva ciò che avevano. I cavalieri tornarono tutti contenti da Francesco, e gli raccontarono l'accaduto. Essi lo tennero per gran miracolo, giacché si era realizzato alla lettera quanto aveva loro predetto il Santo.

MEDITAZIONE
Gesù rivela per la prima volta il mistero della propria persona: Egli è il “Figlio prediletto” annunciato dai profeti e rifiutato, come loro, dai capi del popolo. Passando attraverso la morte, Egli compirà l'opera meravigliosa della salvezza dell'umanità, che grazie a Lui diventa la vigna feconda del Padre. Oggi, nell'oggi della nostra storia, siamo noi “la vigna” che il Padre vuole dissodare per rendere feconda; noi siamo il terreno che Lui vuole riempire di viti preziose, e le viti preziose sono coloro che si fanno piantare, innaffiare, potare: come Francesco. Egli non arrivò alla "mirabile conoscenza del mistero del Cristo" attraverso ricerche intellettuali, ma bensì mediante l'amore alla croce e la fedeltà alla fede, che lo porteranno sino alla perfetta santità.”Francesco era destinato dal Signore a questa missione: brandire il vessillo glorioso della Croce per infrangere la potenza del dragone maligno e illuminare i fedeli con le splendide luci della verità, contenuta nella sua vita e nella sua dottrina.” FF1346.

PREGHIERA
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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