venerdì 8 giugno 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 8 GIUGNO 2018

 


SAN FRANCESCO E IL VANGELO 159
VENERDI' 8 GIUGNO 2018
SACRATISSIMO CUORE DI GESU'-solennità-proprio-
GIOVANNI 19, 31-37
Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».
Parola del Signore
Leggenda Maggiore di San Bonaventura XIV, 1: FF 1237
1237 1. Francesco, ormai confitto nella carne e nello spirito, con Cristo suIIa croce, non solo ardeva di amore serafico verso Dio, ma sentiva la sete stessa di Cristo crocifisso per la salvezza degli uomini. E siccome non poteva camminare, a causa dei chiodi sporgenti sui piedi, faceva portare attorno per città e villaggi quel suo corpo mezzo morto, per animare tutti gli altri a portare la croce di Cristo. Diceva ai frati: “ Incominciamo, fratelli, a servire il Signore Dio nostro, perché finora abbiamo combinato poco ”. Ardeva anche d'un gran desiderio di ritornare a quella sua umiltà degli inizi, per servire, come da principio, ai lebbrosi e per richiamare al primitivo fervore il corpo ormai consumato dalla fatica. Si proponeva di fare grandi imprese, con Cristo come condottiero, e, mentre le membra si sfasciavano, forte e fervido nello spirito, sognava di rinnovare il combattimento e di trionfare sul nemico. Difatti non c'è posto né per infermità né per pigrizia, là dove lo slancio dell'amore incalza a imprese sempre maggiori . Tale era in lui l'armonia fra la carne e lo spirito; tanta la prontezza della carne ad obbedire, che, quando lo spirito si slanciava alla conquista della santità suprema, essa non solo non si mostrava recalcitrante, ma tentava di arrivare per prima.
MEDITAZIONE
Tanti mistici hanno potuto contemplare, baciare e addirittura abbeverarsi all’acqua preziosa che fluì dal sacratissimo costato di Gesù Cristo. In quel Cuore vi è ogni delizia ed ogni realizzazione per ciascuno. In esso non vi è giudizio o condanna, ma solo amore dolce, che non si impone con alterigia ma si propone. Gesù mite ed umile invita anche noi ad accostarsi al suo Cuore per imparare da Lui cosa sia davvero l’essenziale nella vita. Quanto più staremo stretti a quel Cuore e quanto meno cercheremo di staccarcene, tanto meno avremo bisogno di altro. Anche noi, per mezzo della fede, come i grandi Santi, possiamo accostarci a quel sacro costato e contemplare il Cuore che ci ha amato tanto da lasciarsi trafiggere per noi: siamogli riconoscenti.

PREGHIERA
Padre di infinita bontà e tenerezza,
che mai ti stanchi di sostenere i tuoi figli
e di nutrirli con la tua mano,
donaci di attingere
dal Cuore di Cristo trafitto sulla croce
la sublime conoscenza del tuo amore,
perché rinnovati con la forza dello Spirito
portiamo a tutti gli uomini le ricchezze della redenzione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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