martedì 7 febbraio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 7 Febbraio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 38

MARTEDI' 7 FEBBRAIO 2017
S.COLETTA DA CORBIE-memoria

MARCO 7, 1-13

Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?". Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini". E aggiungeva: "Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".
Parola del Signore

+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 673
Un inverno a Celano Francesco portava addosso. avvolto come un mantello, un panno che gli aveva prestato un amico dei frati, di Tivoli.
Mentre alloggiava nel palazzo del vescovo dei Marsi, s'imbatté in una vecchierella, che chiedeva l'elemosina. Slacciò subito il pezzo di stoffa dal collo e, quantunque appartenesse ad altri, lo donò alla povera vecchierella, dicendo: «Va', fatti un vestito, ché ne hai veramente bisogno». La vecchietta, piena di stupore,--non so se per timore o per la grande gioia--prende dalle sue mani il panno e si allontana il più velocemente che può, lo taglia subito con le forbici per evitare, che ritardando, abbia a doverlo restituire. Ma, visto che il pezzo di stoffa, una volta tagliato, non basta a confezionare un vestito, fatta coraggiosa dalla benevolenza sperimentata poco prima, ritorna dal Santo e gli espone come la stoffa è insufficiente. Questi allora si rivolge al compagno, che ne ha indosso altrettanto, e gli dice: «Senti, fratello, quello che dice questa vecchierella? Sopportiamo il freddo per amore di Dio e dona a questa poveretta il tuo panno perché possa terminare il suo vestito». Come l'aveva dato lui, lo donò anche il compagno ed ambedue rimasero spogli, per rivestire la vecchietta.

MEDITAZIONE
La pagina del Vangelo odierna è quanto mai attuale. Nella nostra società, che appare sempre più influenzata dalla forza delle “immagini”, “delle apparenze”, si può correre facilmente il pericolo di ridurre il rapporto con Dio a pratiche puramente esteriori, con la conseguenza dell’ incoerenza tra le pratiche religiose, tra la vita esteriore e ciò che esiste nel cuore, dove si prendono le decisioni. Si onora Dio solamente con le labbra e non con la vita.
Gesù richiama l’esigenza della coerenza cristiana in tutte le manifestazioni della vita (privata, familiare, sociale, politica), nonché la necessità di un costante sforzo di purificazione. Non è l'aspetto esteriore del nostro comportamento che ci può far sentire al sicuro. Sono invece le azioni dettate dal cuore, è la nostra vera essenza interiore quella che ci fa essere veramente quello che siamo. 
Dio in noi cerca la sincerità del cuore, la vera e profonda lealtà della vita, lealtà fatta di parole, opere, pensieri, quindi totale e completa.
La legge di Dio è diversa da quella degli uomini, ma è l'unica vera legge a cui deve rispondere il nostro cuore. Diceva Francesco: "Tale dovrebbe essere il comportamento dei frati in mezzo alla gente: che chiunque li ascolti e li veda, sia indotto a glorificare e lodare il Padre celeste." FF1469. 
Sappiamo onorare Dio con il cuore, con i pensieri, con le azioni, cioè con la totalità di noi stessi?



PREGHIERE
Signore, Dio nostro, noi abbiamo bisogno di segni per esprimere la nostra fede, e di leggi per vivere nell'amore. Fà che questi riti e questi precetti non siano mai contrari alla tua volontà, ma ci aiutino a compierla e ci conducano a te, Padre, che vivi nell'amore del Figlio e nella libertà dello Spirito nei secoli dei secoli.




ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen




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