lunedì 27 febbraio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 28 Febbraio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 59

MARTEDI ' 28 FEBBRAIO 2017

MARCO 10, 28-31

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
Parola del Signore

+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 694
Il predicatore del Vangelo Francesco, quando predicava a persone incolte, usava espressioni semplici e materiali, ben sapendo che vi è più necessità di virtù che di parole. Tuttavia tra persone spirituali e più colte cavava dal cuore parole profonde, che davano vita. Con poco spiegava ciò che era inesprimibile, e unendovi movimenti e gesti di fuoco, trascinava tutti alle altezze celesti.
Non si serviva del congegno delle distinzioni, perché non dava ordine a discorsi, che non ideava da se stesso. Alla sua parola dava voce di potenza Cristo, vera potenza e sapienza.
Un medico, persona colta ed eloquente, disse una volta: «Mentre ritengo parola per parola le prediche degli altri, solo mi sfugge ciò che Francesco dice nella sua esuberanza. E, se cerco di ricordare alcune parole, non mi sembrano più quelle che prima hanno stillato le sue labbra ».

MEDITAZIONE
Se il cristiano deve essere distaccato da tutto, è perchè il suo cuore si apra all'amore del Cristo, che lo unirà a tutti coloro che il Cristo ama e lo renderà fedele nei giorni della prova. Lasciare tutto per seguire Cristo è virtù di pochi. È frutto di un’iniziativa divina, di una chiamata speciale e di una grazia speciale. La promessa di Gesù non è esclusiva: Egli vuole estenderla a tutti coloro che affermano con la vita il primato di Dio in loro. Quando manca la fiducia in Dio, nella sua divina provvidenza, subentrano in noi gli affanni e ci carichiamo di preoccupazioni. Costatiamo poi che non può essere l’affanno a risolvere i problemi, ma solo la fede in Dio. Il Signore infonda in noi questa fede profonda, come fece con S. Francesco. " Bruciava interiormente di fuoco divino, e non riusciva a dissimulare il fervore della sua anima. Deplorava i suoi gravi peccati, le offese fatte agli occhi della maestà divina. Le vanità del passato o del presente non avevano per lui più nessuna attrattiva, ma non si sentiva sicuro di saper resistere a quelle future...." FF329. 

PREGHIERA
Signore Gesù, Tu prometti il centuplo a coloro che hanno lasciato tutto per seguirti. Qualunque sia il nostro stato di ita, donaci di staccarci da noi stessi per essere un segno più vero della tua presenza e del tuo vangelo nel mondo. Tu, il povero che Dio ha glorificato per sempre, e vivi nei secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen




Nessun commento:

Posta un commento