SAN FRANCESCO E IL VANGELO 37
LUNEDI' 6 FEBBRAIO 2017
SS. PAOLO MIKI E COMPAGNI MARTIRI-memoria
MARCO 6,53-56
Quanti lo toccavano venivano salvati.
+ Dal Vangelo secondo Marco
+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 672
MEDITAZIONE
Sarete miei testimoni
Dalla «Storia del martirio dei santi Paolo Miki e compagni» scritta da un autore contemporaneo (Cap. 14, 109-110; Acta Sanctorum Febr. 1, 769)
http:// www.famigliacristiana.it/ liturgia/ santi-paolo-miki-e-compagni ---.aspx
PREGHIERA
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
LUNEDI' 6 FEBBRAIO 2017
SS. PAOLO MIKI E COMPAGNI MARTIRI-memoria
MARCO 6,53-56
Quanti lo toccavano venivano salvati.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Parola del Signore+ Vita Seconda di Tommaso da Celano 672
Un altro giorno della sua predicazione, un poveretto, per di più infermo era al luogo dov'era Francesco. Questi sentendo compassione per la duplice disgrazia, cioè miseria e malattia, cominciò a parlare col compagno della povertà.
Era già passato, nei riguardi del sofferente, dalla commiserazione all'affetto del cuore, quando il compagno lo interruppe: «Sì, fratello, è povero, ma forse in tutta la provincia non c'è nessuno più ricco di desideri».
Il Santo lo rimproverò lì su due piedi e ingiunse al compagno che stava confessandogli la sua colpa: «Su, presto: togliti la tonaca, inginocchiati ai piedi del povero e accusa apertamente la tua colpa. E non soltanto gli chiederai perdono, ma in più insisterai che preghi per te!».
Il frate obbedì e quando ritornò, dopo aver compiuto la sua penitenza, il Santo gli disse: «Quando vedi un povero, fratello, ti è messo innanzi lo specchio del Signore e della sua Madre povera. Allo stesso modo nei malati devi considerare quali infermità si è addossato per noi! ».
Veramente, Francesco portava sempre sul cuore quel mazzetto di mirra, sempre fissava il volto del suo Cristo, sempre rimaneva a contatto dell'Uomo dei dolori, che conosce tutte le sofferenze!
MEDITAZIONE
Trent'anni dopo l'inizio pieno di promesse della missione di san Francesco Saverio, la missione del Giappone ebbe gravi difficoltà. Le autorità fecero arrestare sei francescani spagnoli, tre gesuiti e diciassette laici, dei quali due catechisti e due ragazzi di 11 e 13 anni, tutti giapponesi; il più celebre di essi era il Padre Paolo Miki. Dopo aver loro inflitto oltraggi di ogni sorta, li condannarono a morte e li suppliziarono sulla spiaggia presso Nagasaki. Esiste la relazione di un testimone oculare di questo martirio. Il gesuita Paolo Miki, che nella sua predicazione aveva cercato di presentare ai suoi connazionali un Cristo «giapponese», si distinse per il suo eroico comportamento durante la crocifissione. Sono i primi martiri dell'Estremo Oriente, canonizzati da Pio IX nel 1862.
Sarete miei testimoni
Dalla «Storia del martirio dei santi Paolo Miki e compagni» scritta da un autore contemporaneo (Cap. 14, 109-110; Acta Sanctorum Febr. 1, 769)
Piantate le croci, fu meraviglioso vedere in tutti quella fortezza alla quale li esortava sia Padre Pasio, sia Padre Rodriguez. Il Padre commissario si mantenne sempre in piedi, quasi senza muoversi, con gli occhi rivolti al cielo. Fratel Martino cantava alcuni salmi per ringraziare la bontà divina, aggiungendo il versetto: «Mi affido alle tue mani» (Sal 30, 6). Anche Fratel Francesco Blanco rendeva grazie a Dio ad alta voce. Fratel Gonsalvo a voce altissima recitava il Padre nostro e l'Ave Maria.
Il nostro fratello Paolo Miki, vedendosi innalzato sul pulpito più onorifico che mai avesse avuto, per prima cosa dichiaro ai presenti di essere giapponese e di appartenere alla Compagnia di Gesù, di morire per aver annunziato il vangelo e di ringraziare Dio per un beneficio così prezioso. Quindi soggiunse: «Giunto a questo istante, penso che nessuno tra voi creda che voglia tacere la verità. Dichiaro pertanto a voi che non c'è altra via di salvezza, se non quella seguita dai cristiani. Poiché questa mi insegna a perdonare ai nemici e a tutti quelli che mi hanno offeso, io volentieri perdono all'imperatore e a tutti i responsabili della mia morte, e li prego di volersi istruire intorno al battesimo cristiano».
Si rivolse quindi ai compagni, giunti ormai all'estrema battaglia, e cominciò a dir loro parole di incoraggiamento.
Sui volti di tutti appariva una certa letizia, ma in Ludovico era particolare. A lui gridava un altro cristiano che presto sarebbe stato in paradiso, ed egli, con gesti pieni di gioia, delle dita e di tutto il corpo, attirò su di sé gli sguardi di tutti gli spettatori. Antonio, che stava di fianco a Ludovico, con gli occhi fissi al cielo, dopo aver invocato il santissimo nome di Gesù e di Maria, intonò il salmo Laudate, pueri, Dominum, che aveva imparato a Nagasaki durante l'istruzione catechista; in essa infatti vengono insegnati ai fanciulli alcuni salmi a questo scopo.
Altri infine ripetevano: «Gesù! Maria!», con volto sereno. Alcuni esortavano anche i circostanti ad una degna vita cristiana; con questi e altri gesti simili dimostravano la loro prontezza di fronte alla morte.
Allora quattro carnefici cominciarono ad estrarre dal fodero le spade in uso presso i giapponesi. Alla loro orribile vista tutti i fedeli gridarono: «Gesù! Maria!» e quel che è più, seguì un compassionevole lamento di più persone, che salì fino al cielo. I loro carnefici con un primo e un secondo colpo, in brevissimo tempo, li uccisero.
http://
PREGHIERA
O Dio, forza dei martiri, che hai chiamato alla gloria eterna san Paolo Miki e i suoi compagni attraverso il martirio della croce, concedi anche a noi per loro intercessione di testimoniare in vita e in morte la fede del nostro Battesimo. Per Gesù Cristo, nostro Signore.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

Nessun commento:
Posta un commento