SAN FRANCESCO E IL VANGELO 207
GIOVEDI' 26 LUGLIO 2018
SS.GIOACCHINO ED ANNA-memoria-
SS.GIOACCHINO ED ANNA-memoria-
MATTEO 13,10-17
A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore
+DALLA LEGGENDA PERUGINA 1664
BENEDIZIONE DI FRATE BERNARDO
1664 107. Il giorno in cui donna Jacopa preparò il dolce per Francesco, questi si sovvenne di frate Bernardo e disse ai compagni: « Questo dolce piacerebbe a frate Bernardo! ». Si rivolse quindi a un compagno e gli disse: « Va' a dire a frate Bernardo che venga subito da me ».Quello partì immediatamente e lo condusse da Francesco. Frate Bernardo sedette vicino al letto dove giaceva il Santo, e gli disse: « Padre, ti prego di benedirmi e mostrarmi il tuo affetto. Penso che se mi dài un segno di amore paterno, Dio stesso e gli altri frati mi vorranno più bene ».
Francesco, che aveva perduto la vista da molti giorni oramai, non riusciva a vedere il suo amico. Stese la destra e la posò sul capo di Egidio, che fu il terzo nel gruppo dei primi frati, e sedeva in quel momento allato a Bernardo. Ma tastando, come fanno i ciechi, il capo di Egidio, Francesco riconobbe subito per virtù dello Spirito Santo che si sbagliava, e disse: « Ma questo non è il capo del mio caro Bernardo! ». Questi gli si fece appresso, e allora Francesco, ponendogli la mano sulla testa, lo benedisse. Poi parlò a uno dei compagni: « Scrivi quello che sto per dire. Il primo frate datomi dal Signore è stato Bernardo, che per primo abbracciò e compì la perfezione del Vangelo, distribuendo ai poveri ogni suo avere. Per questo, e per i molti suoi meriti, io sono tenuto ad amarlo più che ogni altro frate dell'Ordine. Voglio perciò
e comando, per quanto sta in mio potere, che chiunque sia ministro generale, lo ami e onori come farebbe con me, e che i ministri provinciali e i frati tutti dell'Ordine lo considerino un altro me stesso ».Queste parole furono per Bernardo e per i frati presenti un motivo di grande consolazione.
MEDITAZIONE
Gesù non parla in parabole per rendere difficile la comprensione del suo insegnamento, ma per mettere alla prova la disponibilità dei suoi ascoltatori. Si può comprendere la parola di Gesù soltanto se non si ha il cuore “indurito”, se si è disposti a lasciarsi trasformare da essa: l’occhio è per la luce, l’orecchio per la parola, il cuore per il desiderio. Ma un cuore chiuso non desidera, è sordo e cieco, ascolta solo le proprie paure. C’è un udire che non intende, un vedere che non comprende se non si è disposti a riconoscere la propria cecità. Possiamo considerarci anche noi fra coloro che il Cristo proclama beati ? Francesco ha conosciuto questa beatitudine, perchè Dio gli ha rivelato i suoi piani e Gesù gli ha concesso molto più della sua amicizia. Francesco è stato il vero imitatore di Cristo, per fede e per amore: Gesù lo ha associato alla sua vita; gli ha rivelato il mistero del Regno; lo ha reso partecipe della sua missione, della sua gioia e delle sue sofferenze. Beati saremo anche noi se apriamo le orecchie del cuore senza pregiudizi, accogliendo la Parola che feconda la nostra vita e la fa germogliare!
PREGHIERA
Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna
hai dato il privilegio di avere come figlia
Maria, madre del Signore,
per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli
di godere i beni della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna
hai dato il privilegio di avere come figlia
Maria, madre del Signore,
per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli
di godere i beni della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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