martedì 10 luglio 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 10 LUGLIO 2018

 

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 191
MARTEDI' 10 LUGLIO 2018
S.VERONICA GIULIANI-memoria-
MATTEO 9,32-38
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1647
IL FINTO SANTO
1647 91. C'era un frate di vita esemplare e santa, intento all'orazione giorno e notte.Osservava un silenzio ininterrotto, al punto che talora, confessandosi a un frate sacerdote,non si esprimeva con parole ma con dei gesti. Appariva talmente devoto e fervente nell'amore di Dio che a volte, sedendo in mezzo ai confratelli, pur standosene muto manifestava una tale gioia interiore ed esteriore nell'ascoltare la conversazione edificante, che tutti i frati e gli altri che lo vedevano, si sentivano attirati a devozione, e lo consideravano come un santo.Da molti anni ormai perseverava in questo genere di vita, quando Francesco venne al luogo dov'egli dimorava. Udendo dai fratelli come si comportava, disse: «Sappiate in verità che si tratta di tentazione e inganno diabolico, dal momento che rifiuta di confessarsi ».Nel frattempo, ecco capitare colà il ministro generale per un incontro con Francesco.Anche lui magnificava quel religioso alla presenza del Santo, che però ribatté: « Credimi,fratello, che quello è guidato e ingannato dallo spirito maligno ». Il ministro generale rispose:« Mi sembra cosa straordinaria e quasi incredibile che un uomo, il quale mostra tanti segni e prove di santità, possa essere quello che tu dici ». Francesco ripigliò: « Mettilo alla prova,chiedendogli di confessarsi due o almeno una volta la settimana. Se non ti dà retta,constaterai che ti ho detto il vero ».Un giorno che il ministro generale ebbe a parlargli, gli ingiunse: « Fratello, ti impongo di confessarti due o almeno una volta per settimana ». Quello si mise un dito sulle labbra,scotendo il capo e mostrando con segni che non intendeva obbedire. Il ministro, per non esasperarlo, non insistette. Ma non passarono molti giorni che colui uscì di sua volontà dall'Ordine e tornò nel mondo, indossando l'abito secolare. E una volta che due compagni di Francesco camminando per via si imbatterono in lui che veniva avanti da solo, come un poverissimo pellegrino, impietositi gli dissero: « O sventurato, dov'è la tua virtuosa e santa vita? Non volevi farti vedere dai tuoi fratelli né parlare con loro, tanto amavi la solitudine; ed ora, eccoti vagabondo per il mondo, come uno che ignora Dio e i suoi servi ». Quell'uomo cominciò a parlare, bestemmiando a ogni momento, come fanno i
mondani. I frati gli dissero: « Miserabile, perché bestemmi al modo degli empi? proprio tu,che una volta ti astenevi non solo dal parlare ozioso, ma perfino dalle conversazioni edificanti ». Quello ribatté: « Non può essere altrimenti ». Così si separarono. E pochi giorni appresso morì. I frati e le altre persone a conoscenza della cosa, ne rimasero stupefatti, considerando la santità di Francesco che aveva predetto la defezione di quell'infelice ai tempi che tutti lo stimavano santo.
MEDITAZIONE
Gesù trova un'umanità asservita al demonio e priva di capi che si preoccupino di liberarla e di condurla a Dio. Egli non solo trionfa sul demonio, ma rivela ai suoi discepoli che Dio vuole che gli uomini collaborino con Lui: dovranno annunciare la liberazione compiuta da Gesù, perchè tutti credano in Lui e siano veramente liberi; pur lasciandoci liberi, ci chiama e ci viene incontro. 
Nel cammino spirituale si presentano presto difficoltà per cui bisogna lottare. Sovente le certezze iniziali scompaiono, tutto diventa buio e c'è la tentazione di lasciar perdere: è il momento della lotta per rimanere fermi nelle proprie decisioni, senza cambiare nulla. Tutto è permesso da Dio per farci progredire nella luce e nella grazia. Diceva Francesco ai suoi compagni, quando si lamentavano per le difficoltà che incontravano nella predicazione: “ Voi, frati minori, non conoscete la volontà di Dio e non mi permettete di di convertire tutto il mondo nel modo voluto da Dio. Infatti,i, io intendo innanzi tutto convertire i prelati con l'umiltà e il rispetto. E quando essi constateranno la nostra vita santa e la reverenza di cui li circondiamo saranno loro stessi a pregarvi di predicare e convertire il popolo. E attireranno a voi la gente meglio dei privilegi da voi agognati, che vi indurrebbero a insuperbire....” Noi vorremmo una vita tranquilla, serena, pacifica... Serena sì, pacifica sì, ma nell'accettazione fiduciosa delle traversie che Dio permette per amore e che non ci mancheranno mai, perché la nostra vita non può avere altro modello che quella di Gesù.

PREGHIERA
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale,
perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
.

Nessun commento:

Posta un commento