VENERDI' 22 APRILE 2016
GIOVANNI 14, 1-6
Io sono la via, la verità e la vita.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Parola del Signore
Dalla LEGGENDA PERUGINA 1569
A MENSA CON IL LEBBROSO
1569 22. Altra volta, essendo tornato un giorno Francesco alla Porziuncola, vi incontrò frate
Giacomo il semplice, in compagnia di un lebbroso sfigurato dalle ulceri, capitato colà lo
stesso giorno. Il Santo aveva raccomandato a frate Giacomo con insistenza quel lebbroso e tutti quelli che erano più corrosi dal male. A quei tempi, infatti, i frati abitavano nei lazzaretti.
Giacomo faceva da medico ai più colpiti, e di buon grado toccava le loro piaghe, le curava, ne
mutava le bende.
Francesco si rivolse a frate Giacomo con tono di rimprovero: « Non dovresti condurre
qui i fratelli cristiani, poiché non è conveniente per te né per loro ». Il Santo chiamava «
fratelli cristiani » i lebbrosi. Fece questa osservazione perché, pur essendo felice che frate
Giacomo aiutasse e servisse i lebbrosi, non voleva però che facesse uscire dal lazzaretto i più
gravemente piagati. In più, frate Giacomo era molto semplice, e spesso andava alla chiesa di
Santa Maria con qualche lebbroso. Oltre tutto, la gente ha orrore dei lebbrosi sfatti dalle
ulceri.
Non aveva finito di parlare, che subito Francesco si pentì di quello che aveva detto e
andò a confessare la sua colpa a Pietro di Catanio, ministro generale in carica: aveva rimorso
di aver contristato il lebbroso, rimproverando frate Giacomo. Per questo confessò la sua
colpa, con l'idea di rendere soddisfazione a Dio e a quello sventurato.
Disse quindi a frate Pietro: « Ti chiedo di approvare, senza contraddirmi, la penitenza
che voglio fare ». Rispose frate Pietro: « Fratello, sia come ti piace ». Talmente egli venerava e
temeva Francesco, gli era così obbediente, che non osava mutare i suoi ordini, benché in
questa e in molte altre circostanze ne restasse afflitto in cuore e anche esteriormente.
Seguitò Francesco: « Sia questa la mia penitenza; mangiare nello stesso piatto con il
fratello cristiano ». E così fu.
Francesco sedette a mensa con il lebbroso e gli altri frati, e fu posta una scodella tra loro due.
Ora, il lebbroso era tutto una piaga; le dita con le quali prendeva il cibo erano contratte e
sanguinolente, così che ogni volta che le immergeva nella scodella, vi colava dentro il sangue.
Al vedere simile spettacolo, frate Pietro e gli altri frati furono sgomenti, ma non
osavano dir nulla, per timore del padre santo. Colui che ora scrive, ha visto quella scena e ne
rende testimonianza.
MEDITAZIONE
La via che Gesù apre ai suoi discepoli è quella del servizio e dell'amore: chi segue Gesù cammina verso il Padre. Chi fonda la propria esistenza sul Cristo può essere certo di trovarsi sulla via di Dio. Gesù, che è una cosa sola col Padre, è il solo che può farcelo veramente conoscere. «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me....”. Dobbiamo avere fiducia nelle parole di Gesù: la nostra vita non si conclude con la morte, ma questa è la porta per accedere alla vita vera. Crediamo in Colui che ritornerà! Crediamo nel Signore che ci accompagna nella sua dimora dove ogni turbamento, ogni paura, cessa di esistere! Noi sappiamo che Cristo non è vienuto per se stesso, ma per noi. La sua casa è la nostra casa, suo Padre è nostro Padre. Come è semplice e quasi infantile la dottrina del cristianesimo! Noi non camminiamo da soli, non camminiamo senza guida. Cristo ha due mani: l’una per indicarci la via, l’altra per sostenerci lungo la via. È tutto ciò di cui ha bisogno il pellegrino: la Via, la Verità e la Vita.
“Tu sei santo, Signore solo Dio,
che operi cose meravigliose
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo,
re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza
Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza,
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu se la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile
Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore”. (FF261)
PREGHIERE
Signore Gesù, a volte ci sentiamo a disagio nella situazione in cui ci troviamo. Tu che sei la via, la verità e la vita, donaci di giungere al posto che dobbiamo occupare nella casa del Padre, oggi nella fede e domani nella gioia eterna.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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