GIOVEDI' 14 Febbraio 2016
MARCO 1, 40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1890
CAPITOLO XLIX
CAPITOLO XLIX
Come Cristo apparve a frate Giovanni della Vernia.
1890 Fra gli altri savi e santi frati e figliuoli di santo Francesco, i quali, secondo che dice Salomone, sono la gloria del padre, fu a' nostri tempi nella detta provincia della Marca il venerabile e santo frate Giovanni da Fermo, il quale, per lo grande tempo che dimorò nel santo luogo della Vernia ed ivi passò di questa vita, si chiamava pure frate Giovanni della Vernia; però che fu uomo di singulare vita e di grande santità. Questo frate Giovanni, essendo fanciullo secolare, disiderava con tutto il cuore la via della penitenza, la quale mantiene la mondizia del corpo e dell' anima; onde, essendo ben piccolo fanciullo, egli cominciò a portare il coretto di maglia e 'I cerchio del ferro alle carni e fare grande astinenza; e spezialmente quando dimorava con li canonici di santo Pietro di Fermo, li quali viveano splendidamente, egli fuggia le dilizie corporali e macerava lo corpo suo con grande rigidità d' astinenza. Ma avendo in ciò i compagni molto contrari, li quali gli spogliavano iI coretto e la sua astinenza in diversi modi impedivano; ed egli inspirato da Dio pensò di lasciare il mondo con li suoi amadori, e offerire sè tutto nelle braccia del Croclfisso, coll' abito del crocifisso santo Francesco. E così fece.
Ed essendo ricevuto all' Ordine così fanciullo e commesso alla cura del maestro delli novizi, egli diventò sì ispirituale e divoto, che alcuna volta udendo il detto maestro parlare di Dio, il cuore suo si struggea siccome la cera presso al fuoco; e con così grande suavità di grazia sì si riscaldava nello amore divino, ched egli, non potendo istare fermo a sostenere tanta suavità, si levava e come ebbro di spirito sì scorrea ora per l' orto, or per la selva, or per la chiesa, secondo che la fiamma e l' empito dello spirito il sospignea. Poi in processo di tempo la divina grazia continovamente fece questo angelico uomo crescere di virtù in virtù e in doni celestiali e divine elevazioni e ratti, in tanto che alcuna volta la mente sua era levata agli splendori de' Cherubini, alcuna volta agli ardori de' Serafini, alcuna volta a' gaudii de' Beati, alcuna volta ad amorosi ed eccessivi abbracciamenti di Cristo, non solamente per gusti ispirituali dentro, ma eziandio per espressi segni di fuori e gusti corporali. E singularmente per eccessivo modo una volta accese il suo cuore la fiamma del divino amore, e durò in lui cotesta fiamma ben tre anni; nel quale tempo egli ricevea maravigliose consolazioni e visitazioni divine e ispesse volte era ratto in Dio; e brievemente nel detto tempo egli parea tutto affocato e acceso dello amore di Cristo. E questo fu in sul monte santo della Vernia.
COMMENTO
Gesù non rifiuta il miracolo al lebbroso che lo invoca con fede, ma rifiuta di divulgare i suoi prodigi per non suscitare una speranza che non sia quella della salvezza che Egli è venuto a portare, fondata sulla conversione all'amore. Il lebbroso crede in Gesù e manifesta la sua fiducia, la sua gioia, la sua testimonianza, non può tacere.
Gesù non rifiuta il miracolo al lebbroso che lo invoca con fede, ma rifiuta di divulgare i suoi prodigi per non suscitare una speranza che non sia quella della salvezza che Egli è venuto a portare, fondata sulla conversione all'amore. Il lebbroso crede in Gesù e manifesta la sua fiducia, la sua gioia, la sua testimonianza, non può tacere.
E noi? Noi siamo la Chiesa di Gesù che prolunga la sua presenza e la sua opera nel mondo. In tutti i settori dove è in gioco il dolore di un qualsiasi uomo, dove la sua dignità di figlio di Dio è in pericolo, dove c’è emarginazione, qualunque essa sia, là si gioca la nostra credibilità in quanto Chiesa che porta la salvezza di Gesù. Siamo dunque pieni di gioia e nelle difficoltà facciamo come il lebbroso del Vangelo: avviciniamoci al Signore e diciamogli: "Se tu vuoi, puoi. Io sono impotente, ma tu, se vuoi, puoi". Sappiamo che è perfettamente vero e che questa è la preghiera che egli aspetta da noi, per ripeterci la sua promessa e l'assicurazione del dono di Dio. Ma dobbiamo vivere nella volontà di Dio e accettare tutto, che ci piaccia o no. Guardiamo Francesco.Vi ricordate cosa diceva Francesco nelle difficoltà? “Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell'anima". FF 278
PREGHIERA
Signore Gesù, Tu avresti voluto tenere nascoste le guarigioni che operavi, ma erano talmente prodigiose che la loro fama si diffondeva ovunque. Rinnova ancora oggi, attraverso di noi, i segni della tua misericordia, in modo che possiamo diffondere intorno a noi la buona notizia del tuo amore. Lo chiediamo a Te , che ci ami per sempre e vivi nei secoli dei secoli.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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