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SAN FRANCESCO E IL VANGELO 85
LUNEDI' 26 MARZO 2018
Ss. BARONZIO E DESIDERIO
Ss. BARONZIO E DESIDERIO
GIOVANNI 12,1-11
Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Parola del Signore
Vita Seconda di Tommaso da Celano 734
Terminate le risposte dei servi di Dio, come abbiamo riferito, il Signor di Ostia rimase molto edificato del loro parere e ringraziò di cuore Dio.
Al momento di separarsi, Domenico pregò Francesco che si degnasse di cedergli la corda di cui era cinto. Francesco si mostrava restio, rifiutando con umiltà pari alla carità con cui Domenico insisteva. Tuttavia vinse la santa perseveranza del richiedente, che cinse la corda sotto la tunica interiore con grandissima devozione. Poi si presero la mano e si raccomandarono caldamente a vicenda. E il Santo disse al Santo: "Frate Francesco vorrei che il mio e il tuo diventassero un solo Ordine e che noi vivessimo nella Chiesa con la stessa regola ".
Da ultimo, quando si lasciarono, san Domenico disse ai molti che erano lì presenti: "In verità vi dico, che gli altri religiosi dovrebbero seguire questo santo uomo, Francesco, tanta è la perfezione della sua santità".
MEDITAZIONE
Il vangelo di Giovanni ci fa vivere con Cristo momenti di intimità e di tenerezza; sembra che Gesù voglia offrirci, a mo’ di testamento, ulteriori e più intense testimonianze di amore, di amicizia, di calda accoglienza. La risposta al suo amore, per sé e per tutti noi, la porge Maria, la sorella di Lazzaro. Lei è ancora prostrata ai piedi di Gesù, e in quell’atteggiamento tante volte si era beata delle parole del maestro fino a suscitare la santa invidia della sorella Marta. Durante il pasto, Maria unge i piedi di Gesù con mezzo litro di profumo di nardo puro. Era un profumo caro, anzi carissimo, che costava trecento denari. Gli asciuga dopo i piedi con i suoi capelli. Tutta la casa si riempì di profumo. Maria non parla durante tutto l'episodio. Agisce solo. Il gesto pieno di simbolismo parla da solo. Nel lavare i piedi, Maria si fa serva. La prostrazione ai suoi piedi, è il gesto dell’umile sudditanza, è il gesto di una fede viva nella risurrezione, è l’onore tributato a colui che ha richiamato tra i vivi il suo fratello Lazzaro, già nella tomba da quattro giorni. Maria esprime la gratitudine di tutti i credenti, il grazie di tutti i salvati da Cristo, la lode di tutti i risorti, l’amore di tutti gli innamorati di Lui, la risposta migliore a tutti i segni con i quali egli ha manifestato a tutti noi la bontà di Dio. Per questo san Francesco diceva ai suoi frati: "Voglio che i miei frati siano discepoli del Vangelo e progrediscano nella conoscenza della verità, in modo tale da crescere contemporaneamente nella purezza della semplicità. Così non disgiungeranno la semplicità della colomba dalla prudenza del serpente, che il Maestro insuperabile ha congiunto con la sua parola benedetta". FF1188
PREGHIERA
Guarda, Dio onnipotente,
l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale,
e fa’ che riprenda vita
per la passione del tuo unico Figlio.
Egli è Dio e vive e regna con te...
Guarda, Dio onnipotente,
l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale,
e fa’ che riprenda vita
per la passione del tuo unico Figlio.
Egli è Dio e vive e regna con te...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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