SAN FRANCESCO E IL VANGELO 72
LUNEDI' 13 Marzo 2018
S.SABINO
S.SABINO
GIOVANNI 5,1-16
All’istante quell’uomo guarì.
All’istante quell’uomo guarì.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore
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I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1936
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1936
1936 Veggendosi santo Francesco, per cagione delle istimate, a poco a poco venire meno la forza del corpo e non potere avere più cura del reggimento dell' Ordine, affrettò il Capitolo generale. Il quale essendo tutto ragunato, ed egli umilemente si scusò alli frati della impotenza per la quale egli non potea più attendere alla cura dell' Ordine, quanto alla esecuzione del Generalato, benché lo ufficio del Generalato non rinunziasse, però che non potea, da poi che fatto era Generale dal Papa, e però non potea lasciare l' ufficio nè sustituire successore sanza espressa licenza del Papa; ma istitui suo Vicario frate Pietro Cattani, raccomandando a lui e alli Ministri provinciali l' Ordine affettuosamente quanto egli potea il più E fatto questo, santo Francesco confortato in ispirito, levando gli occhi e le mani in cielo, disse cosi: « A te, Signore Iddio mio, a te raccomando la famiglia tua, la quale infino a ora tu mi hai commessa, e ora per le infermità mie, le quali tu sai, dolcissimo Signor mio, io non ne posso più avere cura. Anche la raccomando a'Ministri provinciali; sieno tenuti eglino a rendertene ragione il di del giudicio, se veruno frate, per loro negligenza o per loro male esempio o per loro troppo aspra correzione, perirà ». E in queste parole, come a Dio piacque, tutti i frati del Capitolo intesono che parlasse delle istimate, in quello che si iscusava per infermità; e per divozione nessuno di loro si potè tenere di piagnere. E d' allora innanzi lasciò tutta la cura e 'I reggimento dell' Ordine nella mano del suo Vicario e delli Ministri provinciali; e dicea: « Ora, da poi ch' io ho lasciata la cura dell' Ordine per le mie infermità, io non sono tenuto oggimai se non di pregare Iddio per la nostra religione e di dare buono esempio alli frati. E bene so di verità che, s' ella mi lasciasse, il maggiore aiuto ch' io potessi fare alla religione sarebbe di pregare continovamente Iddio per lei ch' egli la difenda e governi e conservi ».
MEDITAZIONE
Gesù entra in uno stabilimento termale dove si accalca una folla di malati in un'atmosfera da corte dei miracoli. Da sempre l'uomo conosce e sfrutta le virtù curative dell'acqua: ne fa fede l'antichità delle stazioni termali. Oggi, il Battesimo cristiano mette a disposizione di tutti un'acqua i cui poteri di guarigione profonda sono straordinari. E' Gesù che porta la salvezza. E' la fede in Gesù Cristo che ottiene miracoli. “FF1549 5. Una volta, dimorando Francesco in quello stesso luogo, un frate, uomo di profonda spiritualità e già da parecchi anni vivente nell'Ordine, si trovava molto deperito e infermo.Francesco, al vederlo, ne ebbe compassione. …...pensò: « Se questo fratello mangiasse di buon mattino dell'uva matura,credo che ne trarrebbe giovamento ». Un giorno si alzò all'albeggiare e chiamò di nascosto quel fratello, lo condusse nella vigna vicina a quella chiesa e, scelta una vite ricca di bei grappoli invitanti, vi sedette sotto assieme al fratello e cominciò a mangiare l'uva, affinché il malato non si vergognasse di piluccare da solo......”
PREGHIERA
Dio fedele e misericordioso,
in questo tempo di penitenza e di preghiera
disponi i tuoi figli
a vivere degnamente il mistero pasquale
e a recare ai fratelli il lieto annunzio della tua salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Dio fedele e misericordioso,
in questo tempo di penitenza e di preghiera
disponi i tuoi figli
a vivere degnamente il mistero pasquale
e a recare ai fratelli il lieto annunzio della tua salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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